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27/11/2018 06:00:00

Castelvetrano. Riapre il supermercato a Belicittà, ma il contratto dei lavoratori....

 Il prossimo 4 dicembre riaprirà l’ipermercato interno a Belicittà, il centro commerciale confiscato a Giuseppe Grigoli, condannato per mafia. Il marchio sarà Interspar e a gestirlo sarà la Alioto Spa.

L’ipermercato, dopo la confisca ed il fallimento della Gruppo 6 Gdo, aveva riaperto in pompa magna nel settembre del 2014, col battesimo dell’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Lo stato ha vinto” aveva detto il ministro in quell’occasione. Dopo circa tre anni però, nel gennaio del 2018, le saracinesche dell’Iperconveniente si abbassarono di nuovo e, ad aprile, 32 dipendenti furono licenziati.

Il licenziamento ha avuto però nell’indennità di disoccupazione una funzione tampone, nell’attesa di nuovi accordi per la riapertura.

Accordi che oggi vengono appunto siglati con la Alioto.

 

Ma quali sono le differenze rispetto a prima?

Intanto l’ipermercato sarà molto meno “iper”, dal momento che la superficie è stata notevolmente ridimensionata, pur con una ristrutturazione che ha visto anche il rifacimento degli impianti elettrici, idrici e di refrigerazione.

E poi c’è la questione dei contratti. I 20 dipendenti dell’ex Iperconveniente erano tutti a tempo indeterminato, ma con la nuova azienda il loro contratto sarà a tempo determinato. E questo perché, a sua volta, il contratto della Alioto con la Grigoli Distribuzione è di sei anni (più sei). Inoltre, la nuova azienda avrebbe, così  come ci ha confermato Anselmo Gandolfo della Cigl di Trapani, un anno di tempo per decidere se lasciare oppure no.

 

Infine, c’è il nodo dei 9 lavoratori rimasti fuori dalla Alioto e quindi da Belicittà.

Sì, perché la nuova azienda è quella che gestiva il supermercato ARD Discount in  via Caduti di Nassirya, a poche centinaia di metri da Belicittà. E dato che i dipendenti dell’ARD lavoreranno presso il nuovo Interspar, l’Alioto non ha avuto la possibilità di assumere tutti i 29 lavoratori del vecchio Iperconveniente gestito da Esse Emme. E allora, a “prendersi” i 9 rimasti fuori da Belicittà sarà la stessa Esse Emme, così come stabilito nella riunione di venerdì scorso, con i sindacati e l’Agenzia nazionale  per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati.

“Verranno distribuiti tra i punti vendita di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo – ha spiegato a Tp24 Anselmo Gandolfo –  Circa la metà hanno un contratto part time. Ma chiederemo subito la trasformazione del part time orizzontale con quello verticale, in modo da evitare che il dipendente che per esempio viene da Castelvetrano, debba lavorare a Trapani facendo due ore al mattino e due al pomeriggio”.

 

Egidio Morici