Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/11/2018 16:20:00

"Il caso di Via Caturca a Marsala e la sua chisura. Do ragione ai residenti"

 Discendo da antiche famiglie di origine marsalese, anche se sono nato in Emilia Romagna regione in cui ho sempre vissuto. Quando posso vengo volentieri a Marsala a passare le vacanze, e seguo quotidianamente TP24 per informarmi degli avvenimenti della città.

Ho letto della polemica insorta a seguito della chiusura di Via Caturca, strada in cui si affacciano tante attività ristorative ed affini. Siccome vivo in una città turistica oggetto di un'utenza piuttosto dozzinale in cui, specie in estate, per questo la qualità della vita viene sacrificata al caos ed a rumorosi eventi di basso profilo, sono rimasto colpito della risposta che l’Amministrazione ha reso agli abitanti di quella via. Personalmente ritengo che abbiano ragione, ed il diritto di non subire disagi specie notturni.

Non sono queste iniziative che portano a decidere cosa si vuole per la città, se una città per i marsalesi o una città più europea e più turistica. Marsala ha già tanti ottimi locali per la ristorazione e ben frequentabili; oltre ad una forte vocazione – incompresa – di attrarre un turismo culturale e di qualità, e non ha bisogno di altro. Se facessi parte dell’Amministrazione cittadina mi preoccuperei piuttosto di percorrere ed incrementare questo fenomeno. Penso ad una sistemazione decente del lungomare, unico per la sua vista delle Egadi; alla musealizzazione della meravigliosa chiesa della Madonna della Grotta che giace in stato di deplorevole abbandono e che assieme al complesso dei Niccolini, di cui solo ora ho avuto piacevole conoscenza della sua esistenza, in quanto a me totalmente sconosciuto, potrebbe essere inserita in un circuito culturale sempre visitabile.

Inoltre nella mia ultra decennale frequentazione della città, ho avuto modo di assistere ad un progressivo degrado e incuria del Centro, senza peraltro vedere alcuna azione di vero contrasto al fenomeno. Mi riferisco, ad esempio, allo stato di alcune aree archeologiche sparse per la città, alla Chiesa di San Giovannello e l’elenco potrebbe proseguire oltre.

A ciò dovrebbe dedicarsi un’Amministrazione per migliorare la città, perché se essa è vivibile dai propri abitanti lo sarà ancor di per per coloro che la visitano; e non inseguire vacue mode del momento che portano al contrario, ed aumentano il decadimento.

Salvatore