Per falsa testimonianza, il giudice monocratico Iole Moricca ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione la 49enne marsalese Caterina Sciacca.
Si tratta della moglie di Giuseppe Bonafede, 58 anni, ex presidente dell’associazione dei panificatori marsalesi, attualmente sotto processo per estorsione in danno di diversi dipendenti.
Ed è stato proprio nel corso di un processo al marito, in questo caso per minaccia, che la moglie, secondo l’accusa e il giudice Moricca, ha commesso falsa testimonianza.
E’ accaduto il 28 giugno 2013, davanti al giudice pace di Marsala (che poi ha condannato il Bonafede), che Caterina Sciacca ha dichiarato che il marito non aveva proferito alcuna minaccia verso una donna (Elisabetta Manzo) che per questo l’ha denunciato, aggiungendo che si era limitato a dire che se la Manzo avesse chiamato i vigili urbani, non si sarebbero più salutati.
Per il giudice Moricca, però, la Sciacca, in quell’occasione, dichiarò il falso e per questo l’ha condannata anche al pagamento delle spese processuali, a quelle di “lite” (1710 euro), nonché a 2 mila euro di risarcimento danni in favore della parte civile, Elisabetta Manzo, rappresentata dall’avvocato Ezio Di Marco.