E’ trascorso un anno dalla conferenza stampa congiunta di Comune e Myr che annunciava nel giro di qualche mese l’inizio dei lavori per la realizzazione del porto turistico e in quell’occasione fu addirittura fissata la stagione estiva 2020 come quella buona per vedere finalmente operativo il Marina di Marsala.
Ad un anno da quella conferenza, lunedì 17 dicembre, alle ore 10:30 a Palazzo VII Aprile si terrà un consiglio comunale aperto che la presidenza del consiglio ha intitolato “Porto di Marsala:Tra sogni e realtà. Che fine hanno fatto i progetti?”.
Da tempo, cittadini e mondo istituzionale si chiedono perché dopo tutto questo tempo non hanno avuto avvio i lavori. Qualche settimana fa era stato il consigliere comunale Giovanni Sinacori ad intervenire sul porto: "Sono trascorsi due anni e mezzo dall’accordo di programma per il porto turistico di Marsala - sottolineava Sinacori - e da allora l’unico passo avanti è l’istituzione del Comitato di vigilanza. Dobbiamo chiedere il cronoprogramma del progetto e capire quali saranno gli ulteriori passi - concluse il consigliere -". E dopo quell’intervento il presidente Sturiano lanciò l’idea del dibattito pubblico: "la città non può rimanere ancora condizionata da questa situazione stagnante”.
E’ chiaro che in questi mesi di silenzio la Myr, la società amministrata da Massimo Ombra, titolare del progetto di realizzazione del porto, era alla ricerca dei finanziamenti per cominciare l’opera. La settimana scorsa abbiamo scritto delle novità che sarebbero trapelate, anche se non in maniera ufficiale, e che magari potrebbero essere annunciate nel corso del consiglio comunale aperto.
In questi mesi Ombra è stato alla ricerca di investitori per partecipare alla realizzazione del Marina di Marsala e tra gli imprenditori con cui ha trattato l’amministratore della Myr c’è Angelo Todaro, imprenditore della provincia di Palermo, con un gruppo costituito da sei società con sede centrale a Roma, e che spazia dalla produzione alla gestione dell’energia eolica, solare e delle biomasse.Tra l’altro, Todaro nei mesi scorsi è stato tra i potenziali acquirenti del Trapani Calcio.
E’ lo stesso Todaro ha confermato la trattativa con la Myr di Ombra a Tp24.it. “Sì, abbiamo fatto delle trattative - dice l’imprenditore palermitano - ho analizzato il costo dell’opera, le delibere e le autorizzazioni. Abbiamo fatto un’offerta che però non è stata valutata valida per l’ammontare dell’operazione”. Aggiunge Todaro che le trattative avviate lo scorso giugno si sono interrotte, ma la porta non si è del tutto chiusa. “Siamo intenzionati a riprendere una trattativa che dal punto di vista commerciale possa essere di interesse per il mio gruppo”. L’imprenditore aggiunge che il porto di Marsala è una “struttura strategica per tutto il mediterraneo. Se riusciamo a riprendere la trattativa sarò felice”.
Di fatto, le uniche inizative che hanno ruotato attorno al Marina di Marsala da un anno a questa parte sono quella del Comune di Marsala che in estate, così come previsto dalla legge, ha costituito il Collegio di Vigilanza che avrà il compito di controllare le varie fasi dei lavori.
Mentre l’altra, che abbiamo raccontato anche dalle pagine di tp24, è quella lanciata con una nota stampa e quindi per avere un effetto mediatico, dell’associazione di imprenditori “Rete Punica” che ha proposto un crowdfunding per coinvolgere i cittadini nel progetto per la costruzione del porticciolo.
Il progetto - Lo specchio acqueo del porto marsalese che dovrebbe ospitare oltre mille imbarcazione da diporto, compresi yacht da 75 metri. L’opera avrà un costo di 50 milioni di euro ed è inserita all’interno di un piano regolatore del porto per un importo totale di 75 milioni di euro, prevederà tutta una serie di investimenti privati su tutto il waterfront, ai quali ha dato un importante contributo Invitalia con un contratto di sviluppo partecipato dalla stessa Regione, con una quota di 8 milioni di euro e che globalmente servirà a coprire i due investimenti: uno per il Marina di Marsala e l’altro per le infrastrutture esterne.
Tra queste, quelle più importanti sono: un albergo a cinque stelle che verrà costruito in piazza Piemonte e Lombardo, dove si trova l’ex discoteca Octopus, un parcheggio multipiano da 480 posti auto in via Verdi e infine il raddoppio della carreggiata del lungomare antistante la zona del parcheggio. Il tutto dovrebbe assicurare circa 200 nuovi posti di lavoro diretti e 3000 di indotto.
Tutto questo è previsto in tre fasi operative di esecuzione fino al 2020. Il progetto del Marina di Marsala è lì, pronto per essere realizzato, regolare e attestato dagli Enti ufficiali. L'unica cosa che amministrazione e cittadini auspicano ora è di vedere al più presto iniziare questi lavori che, senza alcun dubbio, contribuirebbero a rilanciare lo sviluppo economico della città. Lunedì, forse, ne sapremo di più.