Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/12/2018 07:26:00

Aldo, oggi i funerali a Palermo. Convalidato il fermo del sedicenne che lo ha ucciso

 Si terranno oggi alle 10 nell’ex Chiesa di San Mattia dei Crociferi (via Torremuzza 28) i funerali di Aid Abdellah, il clochard da tutti conosciuto come Aldo, ucciso domenica scorsa. La cerimonia laica è stata organizzata dal Comune e da un gruppo di commercianti della zona in cui l’uomo è morto. Il Sindaco Leoluca Orlando ha disposto che nella giornata di domani siano esposte a mezz’asta le bandiere negli edifici comunali e ha disposto la presenza del gonfalone cittadino alla cerimonia.

E’ stato convalidato il fermo per omicidio del sedicenne rom che ha confessato di avere colpito con una spranga  Aldo  per 25 euro, i soldi che custodiva in tasca, in piazzale Ungheria. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo ha deciso la custodia cautelare nell’istituto per i minorenni Malaspina. Il ragazzino ha confermato davanti al gip la confessione di mercoledì. Il sedicenne è padre di una bambina di tre mesi per la quale il tribunale ha disposto l'allontanamento dalla famiglia e l'inserimento in una struttura.

Al sedicenne i carabinieri e il pm dei minori Paoletta Caltabellotta sono arrivati grazie alle immagini della telecamere dei negozi di piazzale Ungheria ma anche perché quel ragazzino, proprio mercoledì, aveva varcato la soglia della caserma Carini dei carabinieri per fare da interprete al cugino di 12 anni che era stato bloccato dai militari. Ne è uscito con l’accusa di essere l’assassino di Aldo. In quella caserma, infatti, c’è arrivato indossando lo stesso giubbotto, le stesse scarpe e gli stessi pantaloni della notte del delitto. Il suo abbigliamento lo ha tradito. I carabinieri del reparto operativo e il pm dei minori Paolina Caltabellotta hanno notato che quell’abbigliamento era lo stesso visto addosso a un ragazzino ripreso dalle telecamere di un negozio del piazzale.

Dopo ore di interrogatorio, il minorenne ha confessato l’aggressione. “Lo conoscevo, spesso andavo sotto i portici. L’ho colpito con una spranga di ferro, ho frugato nelle tasche e sono andato via con 25 euro e il suo telefonino”, ha detto il minorenne.

L’immagine di quel sedicenne, ripreso dalle telecamere di uno dei negozi di piazzale Ungheria, era finita tra quelle esaminate dai carabinieri e dalla procura. Si vedeva quel giovane con un giubbotto e pantaloni chiari allontanarsi dalla zona alcune decine di secondi dopo la morte del clochard conosciuto col nome Aldo. Mercoledì mattina i carabinieri, nel frattempo, avevano bloccato un dodicenne, anche lui rom, che frequenta le strade del centro città e chiede l’elemosina tenendo in braccio un cagnolino. Era stato indicato da una testimone come un ragazzino rom che qualche giorno addietro aveva avuto una discussione con Aid Abdellah perché spesso andava a disturbarlo forse con il lancio di oggetti. Ma quando il cugino del bambino è arrivato per tradurre la versione del dodicenne, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su di lui. Fino al momento in cui gli è stato chiesto se voleva raccontare cosa era successo domenica notte, intorno alle 2,30. E lui ha confessato tutto.