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11/01/2019 06:00:00

Salemi, Francesco Ciaravolo era disperato. Non aveva i soldi per il matrimonio da favola

Sulla vicenda di Francesco Ciaravolo, il 48enne di Salemi scomparso ai primi di gennaio e trovato carbonizzato all’interno della sua auto nelle campagne di Salemi pare - nell’attesa che gli esami del Dna diano certezza sull’identità del corpo trovato - che si stiano dissipando molti dubbi e che la pista più probabile, che nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede sia quella del suicidio provocato dalla disperazione dell’uomo, perché non aveva i soldi per pagare il matrimonio che doveva essere celebrato il 29 dicembre con Vincenza Vaccaro, l’infermiera cinquantaduenne di Castelvetrano.

Sull’ipotesi suicidio, tra l’altro, sarà possibile avere delle ulteriori e forse decisive informazioni dalle immagini di una stazione di rifornimento vicina al luogo dove è stata ritrovata l’auto bruciata con dentro il corpo.

A sostenere questa ipotesi c’è anche la testimonianza del suo amico Salvatore Drago che la mattina del matrimonio si trovava nella Chiesa San Francesco di Castelvetrano, dove si doveva celebrare il matrimonio e dove ha atteso invano lo sposo. Dal racconto di Salvatore emergono, infatti, nuovi particolari e soprattutto quelli relativi alla conversazione che ha avuto con Francesco proprio il giorno del matrimonio.

 

Il racconto della conversazione il giorno del matrimonio - Salvatore racconta che, arrivato in Chiesa si è accorto subito che c’era qualcosa che non andava, non vedendo nessun addobbo floreale. A quel punto ha chiamato lo sposo al telefonino. Questo il racconto: “Era disperato, mi ha detto non ho soldi, non posso fare questa brutta figura nei confronti della gente, non ci sono i fiori, non ho il vestito. Ho cercato di tranquillizzarlo - continua Salvatore -, dicendo che si poteva trovare una soluzione. Gli ho detto cerchiamo un fioraio, magari solo per il bouquet della sposa ma lui ha cercato di chiudere la conversazione dicendomi, ciao Totò, ciao Totò, e ha chiuso la chiamata”.

"Sono senza soldi. Non posso fare questa brutta figura" - Dopo un paio di minuti Salvatore lo ha richiamato e Francesco sempre più disperato e piangendo diceva: “Sono senza soldi e questa brutta figura non la posso fare, in quanto ho fatto molte cose alla grande”.

Il matrimonio da sogno - Salvatore a Pomeriggio Cinque ha raccontato che Francesco aveva organizzato un matrimonio da favola, invitato 150 persone, una cena al Mahara Hotel di Mazara del Vallo a base di aragoste, a 180 euro a persona, l’utilizzo di auto di lusso come Ferrari e Maserati prese in affitto. Insomma, un matrimonio di lusso che Francesco, che diceva di essere un imprenditore ma in realtà era disoccupato, non poteva affatto permettersi. Alla domanda, che cosa le è potuto succedere, Salvatore ha riposto che secondo lui, Francesco Ciaravolo si è ucciso per la vergogna, perché doveva pagare molti soldi e lui non li aveva per poter mantenere gli impegni presi. 

Un matrimonio atteso da tempo da entrambi gli sposi, Francesco e Vincenza, e già due volte rinviato. Ad aprile per futili motivi, a settembre per l’improvvisa morte del testimone dello sposo e a dicembre per la decisione di Ciaravolo di annullare tutto, che poi lo ha portato al suicidio. Una scelta quella di farla finita che contrasta non poco con quanto scriveva su facebook:"La vita è una sola, vivila intensamente e non sprecarla in cose inutili". Una frase che, invece, esprime attaccamento alla vita e non disprezzo.