Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/01/2019 09:10:00

Mamma sbatte per due volte a terra la sua neonata e la uccide dopo averla allattata

 Federica Ziliotto, impiegata di anni 42, tornata dopo tre giorni dall’ospedale San Bortolo dove aveva messo al mondo Alice, ha smesso a un tratto di allattarla e l’ha scaraventata sul pavimento del soggiorno, poi l’ha tirata su e l’ha scaraventata di nuovo giù.

Il marito Riccardo Stocco, impiegato di anni 45, stava facendo il giro di casa per chiudere le serrande e sentite le urla è corso in soggiorno, ha raccolto la piccola, intanto Federica s’era chiusa in bagno e tentava di infilarsi un coltello in gola.

Grida incomprensibili, a parte i «t’ammazzo» strillati in mezzo ai palloncini a festa piazzati in tutte le stanze. Alice, portata in ospedale, è poi morta poco dopo la mezzanotte. E' accaduto in provincia di Vicenza. 

Racconta Il Corriere del Veneto:

A dare l’allarme ai soccorsi è stato il marito e neo padre che si era allontanato dalla moglie per chiudere balconi e persiane dalla villetta in cui abitano. Prima ha sentito un primo colpo sordo, poi ha sentito la moglie urlare frasi sconnesse e infine ha sentito un secondo colpo. Quando è arrivato ha visto la bimba a terra e la moglie ferita al collo in bagno. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che ha subito chiamato, ha chiesto aiuto ai vicini di casa. Il medico del Suem, prima di trasferire al San Bortolo la piccola, in gravissime condizioni, ha provveduto a rianimarla sul posto. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Thiene che hanno ricostruito il terribile accaduto grazie alla testimonianza del marito della donna. La neonata e la madre erano state dimesse dall’ospedale di Vicenza dopo il parto solo il giorno precedente, sabato. Mamma e papà, entrambi impiegati, erano felicissimi per la nascita della primogenita, tanto voluta e attesa da anni. A quanto pare non vi sarebbe stato alcun segnale che potesse far pensare al peggio. Ora la procura, che ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario, valuterà se chiedere la misura del carcere per la 42enne vicentina.