Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/01/2019 18:26:00

Verso unificazione processi ai Pm ex pool Messina Denaro

 Si va verso la riunificazione dei due processi in cui sono imputati due magistrati che hanno dato la caccia al latitante Matteo Messina Denaro.

L’orientamento e’ emerso nell’udienza che si svolge dinanzi al gup di CALTANISSETTA nel processo in cui sono imputati Maria Teresa Principato, pm applicato alla Direzione nazionale antimafia dopo essere stato procuratore aggiunto a Palermo, e Calogero Pulici, appuntato della Guardia di Finanza per anni in servizio nella sua segreteria. Il magistrato e’ accusato di “rivelazione di segreto d’ufficio”, il militare risponde invece di “accesso abusivo ad un sistema informatico” e di questo reato la Principato e’ stata riconosciuta come persona offesa. L’accusa e’ sostenuta dal pm Pasquale Pacifico. Pulici e’ coinvolto anche in un altro processo assieme al magistrato Marcello Viola, procuratore generale di Firenze: entrambi sono imputati di rivelazione di segreto d’ufficio. Per i due era stata chiesta l’archiviazione ma il gip ha disposto l’imputazione coatta e si attende la riformulazione dei capi di imputazione. Per questo il gup di CALTANISSETTA Graziella Luparello oggi ha rinviato l’udienza per Principato e Pulici ai primi di aprile, al fine di consentire la riunificazione dei due procedimenti. “Crediamo che questo sia il modo piu’ rapido per stabilire l’innocenza della Principato”, dice l’avvocato Nino Caleca, che difende la Principato assieme al collega Giacomo Butera.