Pubblichiamo la seconda parte della Lectio Magistralis di Josè Rallo, imprenditrice vinicola di Marsala, tenuta all'Università degli Studi di Palermo - Polo Universitario di Trapani, lo scorso 25 gennaio 2019, in occasione dell' inaugurazione del 28° anno accademico.
Il titolo è : “Creare valore in Sicilia. Percorsi di crescita personale ed economica. L’esempio del vino.” La prima parte la potete leggere cliccando qui. La seconda parte cliccando qui.
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La difficoltà di trovare lavoro, in Sicilia, è un dato oggettivo.
Ogni anno 25.000 siciliani lasciano l’isola per realizzare le proprie legittime aspirazioni; circa 750.000 sono oggi i siciliani che vivono all’estero, il 15% dell’intera popolazione dell’isola.
Viviamo in un contesto difficile, ma ognuno di noi deve concentrarsi sulle proprie capacità e possibilità di riuscire in qualcosa.
Cosa abbiamo fatto o stiamo facendo per meritarci – oggi o nel prossimo futuro – un nostro spazio nel mondo del lavoro?
Dobbiamo pensare di poter costruire il nostro futuro. Homo faber fortunae suae dicevano i latini, l’uomo è l’artefice del proprio destino. Il nostro futuro si costruisce sullo studio, e sul sacrificio si costruisce il merito e sul merito le chances di lavoro.
E per chi lavora, l’innovazione, la formazione continua,
Questa è l’unica e forse ovvia verità che mi sento di predicare.
GIOVANI LAVORO E GLOBALIZZAZIONE
Secondo uno studio del World Economic Forum: il 65% dei bambini che oggi vanno a scuola, una volta diplomati o laureati, svolgeranno dei lavori che ad oggi ancora non esistono, ma che possiamo provare ad immaginare.
Scrive Milena Gabbanelli sul Corriere della Sera: “Tre sono i processi che maggiormente influiranno sul cambiamento del lavoro e che potranno generare nuove opportunità di lavoro nei prossimi anni: la tecnologia ed internet, l’invecchiamento della popolazione, il riscaldamento globale.
1) Crescerà l’automazione che sostituisce il lavoro manuale dell’uomo, ma al tempo stesso crescerà l’importanza dei big data e della capacità di indagarli ed utilizzarli, così come quello della programmazione, per non parlare del sempre più vasto uso dei social media.
2) La popolazione italiana diventa sempre più vecchia per effetto di un tasso di natalità che è il più basso del mondo insieme a quello del Giappone. Dal punto di vista dei conti pubblici ed in particolare di quelli previdenziali, si rischia uno grave squilibrio. Mentre dal punto di vista occupazionale, serviranno sempre più persone disponibili ad occuparsi dei più anziani.
3) Il futuro del pianeta è messo a rischio dal riscaldamento globale che ci costringe a pensare ad un’economia a basse emissioni, un’economia più verde che sappia sostenere l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici e che genererà nuovi posti di lavoro in tutti i settori economici. I lavori verdi (green jobs) sono quelli che i impegnano per minimizzare sprechi e inquinamento, ridurre l’impatto ambientale delle imprese migliorandone l’efficienza energetica.
Formazione, aggiornamento e riqualificazione continua del capitale umano, conversione delle competenze obsolete in competenze innovative.
Siamo tutti, imprenditori, docenti, studenti, semplici cittadini, felicemente e perennemente condannati ad acquisire nuove conoscenze. Come essere mentalmente aperti ad una formazione continua? Coltivando la curiosità e la flessibilità.
Agricoltura e turismo nel nostro futuro
Di certo l’agricoltura, l’agro-alimentare ed il vino in particolare, in Sicilia ci riservano molte opportunità anche nel futuro. Il mio pensiero non scaturisce da un romantico inno alla nostra terra, ma da una ragionevole fiducia nella possibilità per molti giovani di realizzare i propri talenti in questo ambito. Così come quello del turismo e sono contenta di dirlo qui dove si tiene il corso triennale di Scienze del Turismo.
Studiate tanto, fate esperienze anche in altri paesi; io stessa ho passato 7 anni lontana dalla Sicilia, per studio e lavoro, e poi sono tornata! Siate curiosi e flessibili, imparate le lingue, apritevi all’informatica e al web in generale.
Parlo anche a chi ha scelto un percorso giuridico come tanti studenti di questo polo. Chiedetevi cosa di unico e speciale potete proporre, e provateci, con la testa e con il cuore. E se vivrete delle delusioni e farete degli errori, chiamatela esperienza e fatene tesoro e soprattutto, quando agite fatelo anche nell’interesse generale così facendo le nostre azioni potranno generare sempre maggiore valore per la nostra società.
FINE