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31/01/2019 10:51:00

Marsala, inizia la nuova raccolta differenziata. Tanti dubbi e ancora troppi disservizi

Si parte con la raccolta differenziata del nuovo piano, tanto voluto da questa Amministrazione e dall’assessore con delega Agostino Licari.
I cittadini sono spaesati, del resto si tratta di un piano non condiviso ma imposto e di una raccolta che nemmeno loro sanno ben spiegare, si va avanti in maniera grossolana.

Sono molte le lamentele, che qualcuno scambia per polemica pretestuale, ma dare chiarimenti alla città e rispettare coloro che la pensano in maniera diversa sarebbe già un segno di buona amministrazione.
E domani, 1 febbraio, avrà inizio la nuova raccolta differenziata, molti utenti non hanno ancora ricevuto i mastelli, altri non li hanno ritirati, in diversi palazzi non è arrivato alcun calendario con giornate e orari di conferimento. Al momumento ai mille dove si è deciso di farne un deposito di mastelli, c'è una coda infinita di persone, come testimonia la foto allegata all'articolo, con decine e decine di auto parcheggiate davanti al monumento, dove, tra l'altro, c'è il divieto di sosta. 

Ma si liquida tutto con: c’è un app da scaricare sul cellulare (Eco 2.0), come se tutti fossero dotati di ingegno tecnologico, come se nella vita non si avesse altro da fare che spalmarsi con il pensiero unico sulla raccolta differenziata.
E vediamo quali sono state le maggiori doglianze dei cittadini.

Si comincia dal sacchetto di raccolta alluminio, simile ad un sacchetto per la spesa, una volta svuotato se non rientrato immediatamente rischia di volare: Marsala la città del vento vorrà pure dire qualcosa…
Ci hanno risposto dai vertici di EnergetikAmbiente che il cittadino dovrà ingegnarsi. Eh no, è un piano che è costato tantissimi soldi, ad ingegnarsi doveva essere chi il piano l’ha confezionato, non il contrario, è stato pagato per questo. Ovvero la ditta che si è aggiudicata l’appalto.

Altra lamentela: i mastelli invadono lo spazio di casa. Ci hanno risposto che in verità Dicono che non vero ma che sostituiscono quelli precedenti. In parte è vero ma facciamo un passo indietro: da quando Marsala adotta la differenziata tutti i cittadini si sono muniti presso le abitazioni di contenitori, acquistati a spese proprie. I mastelli adesso, in numero di sei, dovranno soppiantare i precedenti, qualcuno sacrificherà il balcone, lo stanzino o il balcone.

I mastelli vanno esposti e qui l’allarme di molti: se non si ritirano subito rischiano di essere innaffiati dai gatti o dai cani randagi (vedrete che troveranno il modo di dare la colpa agli animali), bagnati dalla pioggia, sporcati da qualunque cosa e soprattutto si rischia di portarsi dentro una serie di batteri senza precedenti: la strada da sempre ne è ricettacolo

Ma tanto per facilitare le cose è stato previsto anche il conferimento all’isola ecologica: attenzione per l’Rsu bisognerà andare direttamente con il mastello grigio, si uscirà da da casa con un altro peso e lo dovete caricare in auto.
E qui viene il bello: quale isola ecologica? Il piano prevedeva una bonifica del posto, in questo momento al limite dell’igiene pubblica sia per gli operatori che vi lavorano che per il cittadino, che non è avvenuta.

Si aspetta che l’isola venga spostata: non si sa dove né quando.
Altra negatività: erano previste le rastrelliere per i palazzi, evitando così l’invasione dei marciapiedi cittadini, ogni palazzo ospita diverse famiglie, ci si potrebbe ritrovare con almeno 40 mastelli esposti.

Ebbene, le rastrelliere ancora non ci sono, nemmeno l’ombra.
Avevano promesso che per le vie del centro storico ci sarebbero state nuove spazzatrici e gli omini pronti a raccogliere l’eventuale rifiuto a terra: nulla di tutto questo. E allora qualche domanda al cittadino sorge spontanea: a cosa sono serviti 30 mila euro dati alla Esper per confezionare un piano che presenta già delle criticità?

Perché calare sulla città di Marsala lo stesso piano studiato per la città di Trento? Ma poi il piano dove è?
Quello che preveda gli ecocentri itineranti, i centri di raccolta informatizzati e la tariffazione puntuale non c’è, di puntuale c’è solo lo stress per il cittadino di salire e scendere un mastello che dovrà avere cura di pulire tutte le volte per evitare che i germi si impossessino dell’abitazione.
Il vice sindaco Agostino Licari si sente leso da tutte le recriminazioni che i cittadini, nel loro diritto, hanno esposto. Ed è proprio chi pone delle domande e evidenzia delle criticità che ha cura dell’ambiente, non chi parla per slogan senza avere contezza della realtà.