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07/02/2019 09:59:00

Marsala, incendia la casa perché madre e sorella non gli danno i soldi. Condannato

 E’ stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione il 40enne tossicodipendente marsalese Enzo Rubino, che lo scorso 15 ottobre, appiccando il fuoco alla coperta del suo letto, ha rischiato di far morire intossicate nell’incendio della sua abitazione, nel lotto 5 del quartiere popolare di via Istria, la madre e la sorella.

Queste ultime si sono costituite parte civile. Le due donne (U.G.L., di 71 anni, e R.R., di 38) sono state assistite dagli avvocati Leo Genna e Giovanna Di Girolamo, mentre a difendere l’imputato sono stati gli avvocati Francesco Marchetti, Arianna Russo e Riccardo Rubino.

Enzo Rubino è stato condannato per estorsione in danno dei familiari e danneggiamento seguito da incendio. In quest’ultimo reato è stato, infatti, derubricato il più grave incendio doloso, per il quale il codice penale prevede una pena da tre a sette anni di carcere.

L’imputato è stato condannato anche al pagamento di un risarcimento di 5 mila euro per ciascuna parte civile. Ad emettere la sentenza è stato il giudice delle udienze preliminari Annalisa Amato, che lo scorso 8 gennaio aveva respinto la richiesta difensiva di perizia psichiatrica. Per la difesa, comunque, è stato un successo essere riuscita a far derubricare l’accusa di incendio in danneggiamento seguito da incendio. Qualche ora dopo aver appiccato il fuoco, Enzo Rubino fu arrestato dai carabinieri. Madre e sorella riferirono che il familiare, a seguito dell’ennesimo diverbio dovuto a richieste di denaro, dopo avere dato in escandescenze, con un accendino aveva appiccato il fuoco ad una coperta nella sua stanza. Poi, le fiamme e il fumo si erano estese ad altre stanze. La sorella del Rubino era stata, poi, accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino”. Come pure altre persone che abitano nello stessa palazzina. Sia pure con lievi conseguenze.