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13/02/2019 14:19:00

Droga, Marsala: la polizia prende una rete di spacciatori. I nomi

 Una rete di spacciatori a Marsala. Tre vicini di casa, che avevano messo su una banda per spacciare droga ai giovani di Marsala. 

E' stata scoperta e "acciuffata" dalla polizia.

Ecco il comunicato del Commissariato di Via Verdi. 

***

Nella giornata di ieri 12 febbraio 2019, personale dipendente del Commissariato di P.S. di Marsala ha eseguito nei confronti di ADAMO Luigi Salvatore, classe 1975,  CERVELLIONE Nicola , classe 1979  e STRUPPA Gaspare Salvatore classe 1989, la misura cautelare personale dell’Obbligo di Dimora con prescrizione della permanenza domiciliare nelle ore serali e notturne, in esecuzione all’ordinanza emessa  dal Tribunale di Marsala – Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

La misura trae origine da un’articolata attività investigativa, finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti in questo centro, compiuta a partire della seconda metà del 2017.

A seguito di informazioni assunte in merito a tale presunta attività in una zona di Marsala, contrada Sant’Onofrio, gli operatori di Polizia riscontravano una ben rodata attività di spaccio al minuto posta in essere dai tre coindagati, vicini di casa. Dal prosieguo delle indagini, si aveva modo di acquisire elementi di prova in ordine a singole condotte di cessioni di stupefacente che hanno visto coinvolti i tre soggetti nello spaccio sul mercato marsalese di sostanze stupefacenti, sia di tipo leggero che pesante, di cui gli stessi si approvvigionavano  recandosi fuori dal territorio di Marsala, in particolare nella città di  Palermo e ad Alcamo.

Ciascuno dei soggetti, che vantavano stretti rapporti di frequentazione tra loro, aveva un ruolo particolare:

 

v ADAMO Luigi, personaggio di riferimento rispetto agli altri due, quello più esperto nel settore, vantando una serie di preziosi canali di possibile approvigionamento fuori dalla città di Marsala,  aveva il compito di reperire lo stupefacente, che poi veniva spacciato in loco da terze persone;

v CERVELLIONE Nicola gestiva, per conto di ADAMO, l’attività di spaccio al dettaglio di droga leggera, del tipo marijuana, sottostando alle sue direttive e rendendogli conto sulla situazione contabile;

v STRUPPA Gaspare Salvatore si occupava delle cessioni dello stupefacente e della riscossione dei crediti per conto di entrambi, in prima battuta di Cervellione ed in seconda di Adamo.

 

Nel corso delle indagini,  personale di questo Ufficio a riscontro di quanto si potesse desumere dal linguaggio criptico utilizzato nelle conversazioni, nella giornata del 8 novembre 2017, nella via Salemi, in prossimità dello svincolo per la strada statale Birgi – Marsala (scorrimento veloce), procedeva al controllo dell’autovettura  condotta da  Luigi Salvatore Adamo e, a seguito di un’accurata perquisizione del veicolo, rinveniva un involucro di plastica trasparente contenente poco più di 100 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.

Proprio negli stessi istanti in cui l’Adamo veniva sottoposto al controllo, sopraggiungeva nella via Salemi un’ ulteriore autovettura  che, alla vista degli operatori, si dava vanamente a precipitosa fuga in una delle traverse dell’arteria stradale, ove  veniva poco dopo bloccata, dopo che il conducente aveva tentato di  disfarsi di un grosso sacco scuro, gettandolo dal finestrino.

Gli agenti oltre a fermare il conducente, Nicola Cervellione, dopo incessanti ricerche, recuperavano l’involucro dallo stesso abbandonato, che conteneva al suo interno altri cinque distinti sacchetti, ciascuno contenente sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un peso complessivo di cinque chili e mezzo.

All’epoca del fatto, gli stessi venivano dichiarati in stato d’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotti presso il carcere di San Giuliano di Trapani.

Nel corso delle indagini, sono state, altresì,  effettuate, diverse perquisizioni che hanno dato esito positivo, a conferma che l’attività delittuosa è stata reiterata dai tre soggetti in maniera assidua e costante durante l’attività investigativa.