Venti giorni di nuova raccolta differenziata, venti giorni di caos a Marsala. E’ partito malissimo il primo febbraio il nuovo servizio di raccolta rifiuti in città. Marsala, soprattutto il centro, è invasa dai rifiuti.
Tanti i cittadini che non rispettano le regole, ma soprattutto tanti i disservizi di Energetikambiente, la società che gestisce la raccolta rifiuti a Marsala. Un piano non proprio riuscito, almeno in queste prime fasi, quello dell’amministrazione Di Girolamo. Disorganizzazione nella consegna dei mastelli, cattiva comunicazione, spaesamento degli stessi operatori, mezzi che non passano a ritirare i rifiuti casa per casa, cittadini indisciplinati che gettano la spazzatura ovunque. C’è tutto questo nelle prime settimane di quello che doveva essere il nuovo e rivoluzionario sistema di raccolta. Il caos delle prime settimane ha assicurato il vice sindaco di Marsala Agostino Licari, sarebbe terminato lunedì.
I tanti disservizi e il mancato ritiro dei rifiuti sarebbe dipeso dal fatto che gli operatori, in queste settimane, hanno cambiato totalmente le zone dove effettuavano il loro servizio e questo ha contribuito in maniera determinante a bloccare tutto il sistema di raccolta.
"Purtroppo c'è stato un momento di criticità - le parole del vicesindaco -. L'azienda si è resa conto degli errori e ha rimediato. Da lunedì gli operatori ritornano ognuno nelle zone dove svolgevano prima il proprio servizio e tra l'altro è stato potenziato con altri operatori".
E’ andata così? E’ tornato tutto alla normalità? Non sembra proprio. Segnalano in tanti che in alcune zone continuano a non venire svuotati i mastelli corrispondenti alla giornata di raccolta. Ad Amabilina sono molti i disagi, ci segnalano, e gli abitanti della contrada sono pronti ad una class-action contro Comune ed Energetikambiente
Un altro lettore, Massimo, sottolinea alcune cose importanti. Partendo proprio da uno dei punti di forza che dovrebbe avere questo piano di raccolta, quello della tariffazione puntuale, per come hanno raccontato dal Comune.
“L’Amministrazione Comunale ha enfatizzato il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, con frasi : “ tariffazione puntuale, che grazie alla informatizzazione del servizio (?), quantificherà i rifiuti prodotti da ogni singola utenza in tempo reale….”. Se la quantificazione informatica ha come unità di misura rilevare gli svuotamenti come viene tradotta poi in Kilogrammi utili alla tariffazione della TARI? Quanto pesa uno svuotamento? Perché se mi reco presso l’isola ecologica per conferire i rifiuti con il contenitore abbinato al codice utente, l’operatore non ha gli strumenti “informatici” di lettura ma una semplice bilancia e mi chiede il codice fiscale? Per come poi, candidamente affermare, ”tutto questo non serve a niente, il braccialetto non funziona neanche a chi fa il porta a porta”. Eravamo parecchi in fila e ci siamo sentiti presi in giro, alla faccia del rilevamento in tempo reale”.
Sono in molti infatti a segnalare che nei centri di raccolta gli addetti di Energetikambiente non hanno i dispositivi per poter lavorare.
Molte perplessità dei cittadini sono derivate dai nuovi mastelli. Chi non ha ricevuto i mastelli ha dovuto fare la fila ai centri di raccolta.
“Possibile che non si poteva adottare un sistema più semplice? Ogni cittadino di buon senso potrebbe elencare innumerevoli alternative…. Questi contenitori sono stati dati in comodato d’uso all’utente che ne diventa responsabile. Ma l’utente è responsabile anche quando sono esposti sul suolo pubblico per lo svuotamento? È previsto un lavaggio disinfettazione periodica dei contenitori? Che parere ha dato l’Autorità Sanitaria all’uso degli stessi? Ma mi chiedo anche, avranno pure un costo questi contenitori? Da chi è stato sostenuto? Dal Comune oppure rientrava nelle condizioni di gara, vinta da Energeticambiente? Il dubbio è che alla fine saranno pagati dall’utente nella quota fissa della TARI come ammortamenti”, si chiede sempre Massimo.
Tutti sperano che questo sia soltanto un periodo di rodaggio, che tutto andrà presto a regime. Ma le premesse delle prime settimane non sono proprio positive.