Attribuire un ruolo preciso all’ANPAL, realizzare una vera sinergia fra centri per l’impiego pubblici e servizi per il lavoro privati, poter contare su un’infrastruttura tecnologica pubblica per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. E ancora, individuare e sviluppare le competenze del beneficiario in cerca di nuova occupazione stabile, definire e formare in modo adeguato la figura del navigator, il professionista tutor che avrà il compito di sostenere e supportare il percettore del reddito di cittadinanza. Sono le cinque condizioni, secondo il Presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Vincenzo Silvestri, per consentire al reddito di cittadinanza di promuovere occupazione e non trasformarsi in una misura di assistenzialismo.
“Certo, non sarà facile realizzare in breve tempo tutti i presupposti descritti” chiarisce Silvestri su “Italia Oggi” dello scorso 19 febbraio. Ed è per questo motivo che “con spirito di costruttiva collaborazione, anche la Fondazione Consulenti per il Lavoro, l’Agenzia per il lavoro dei Consulenti del Lavoro, vuole dare il suo contributo mettendo a disposizione la propria rete professionale e territoriale in favore della valorizzazione di questa importante misura, che si appresta ad essere l’unico strumento di politica attiva nazionale per i prossimi tre anni” ha poi ribadito.
Fonte: http://www.consulentidellavoro.it
A cura di Studio Ingianni
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