Via libera al Decreto Interministeriale Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia che abbassa in media del 32% le tariffe Inail. La revisione delle tariffe dei premi, in vigore dallo scorso primo gennaio come stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, ha riguardato in particolare l’aggiornamento del nomenclatore in funzione del rischio lavorativo, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico. È quanto si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tra le novità l’inserimento di attività che si sono sviluppate negli ultimi anni, l’esplicitazione all’interno del nomenclatore dell’intero ciclo dei rifiuti e la previsione delle attività di consegna merci svolte in ambito urbano con l’ausilio di veicoli a due ruote o assimilabili dai cosiddetti riders.
Le voci tariffarie sono passate da 739 a meno di 595 con l’eliminazione delle voci obsolete, perché relative a un contesto produttivo ormai superato. Inoltre, i tassi medi per le imprese sono stati ridotti di quasi un terzo. Per la determinazione dei tassi medi nazionali – calcolati per ciascun tipo di lavorazione – sono stati presi in considerazione i dati relativi all’andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo. Il risultato è la diminuzione del 32,72% dei tassi medi per le aziende, mentre il calo complessivo dell’onere finanziario per l’assicurazione che grava ogni anno sulle imprese in generale raggiunge l’importo di circa 1,7 miliardi di euro, superando quindi di circa 500 milioni annui, a regime, la riduzione lineare finora provvisoriamente applicata (L. 147/2013), calcolata su un plafond di risorse di 1.200 milioni di euro l’anno. È stata inoltre confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione, volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza in ambito aziendale; e l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, previsti dal Decreto Legislativo 81/2008, in linea con le risorse mediamente erogate nell’ultimo quinquennio.
Oltre alla riduzione del costo del lavoro – si legge sul sito del Ministero – la revisione delle tariffe ha consentito di introdurre significative novità sul fronte delle prestazioni, con un complessivo miglioramento del livello delle tutele economiche previste per gli infortunati e i malati professionali, quantificabili economicamente in circa 110 milioni di euro annui.
A cura di Studio Ingianni
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