Sul progetto di acquacoltura che si vorrebbe impiantare presso lo Stagnone di Marsala (potete leggere qui un nostro articolo), crescono i dubbi anche tra i cittadini. Un comitato spontaneo l'1 marzo scorso ha scritto, infatti, all'assessorato Regionale Territorio e Ambiente, al Comune di Marsala, al Libero Consorzio Comunale di Trapani e alla Riserva Naturale dello Stagnone, sottolineando la presenza di ben quattro aree Natura 2000: lsole dello Stagnone di Marsala ZSC; Fondali delle Isole dello Stagnone di Marsala (ZSC); Saline di Marsala (ZSC); Stagnone di Marsala e Saline di Trapani - Area marina e terrestre ZPS.
Nella nota inviata agli Enti interessati i cittadini chiedono, per come prevede la normativa, che si valuti l'incidenza ambientale del progetto elaborato dal Comune di Marsala, in partenariato con l'lstituto di biologia Marina di Trapani, GAL, Libero Consorzio Comunale di Trapani, FLAG trapanese.
"Non è noto - e ciò desta molta preoccupazione - se il progetto ACQUA.sal sia stato assoggettato a Valutazione di lncidenza Ambientale - scrive il gruppo di cittadini - procedura che, se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce uno strumento di salvaguardia per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l'uso sostenibile del territorio. A salvaguardia dello Stagnone e per evitare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito, chiediamo - quali cittadini marsalesi - di conoscere la V.lnc.A (valutazione di incidenza ambientale) del progetto Acqua.sal e il suo esito, ovvero che sia regolarmente effettuata".
I Cittadini che hanno firmato la richiesta di valutazione di incidenza ambientale sono: Antonella Ingianni, Vito Angelo, Giovanni Cucchiara, Giuseppe Donato, Maria Letizia Grassellino, Paola Scimonelli, Francesco Timo, Don Giuseppe Inglese, Giovan Battista Cappello, Vincenzo Zerilli.