La musica dei Queen fa parte della colonna sonora della vita di milioni di persone in tutto il mondo. Chi, come il sottoscritto, ne è rimasto folgorato in tenera età non ha mai smesso di seguire le vicende di una delle band che più ha influenzato intere generazioni di musicisti e "semplici" fruitori di note; le canzoni di Freddie Mercury e dei suoi tre compagni di viaggio, Brian May, Roger Taylor e John Deacon, sono vere e proprie perle sia dal punto di vista stilistico che sotto l'aspetto puramente emozionale.
15 album in studio, 7 pubblicazioni ufficiali di concerti dal vivo, 3 Greatest Hits e milioni di persone che ne hanno potuto ammirare il grande impatto sonoro e artistico durante le esibizioni "live"; a onor del vero, ancora oggi May e Taylor calcano i palchi di tutto il mondo suonando le hits che li hanno resi famosi a livello planetario, con Adam Lambert nel ruolo di cantante, non di sostituto di Freddie, prematuramente scomparso nel 1991.
In un momento storico in cui la musica, italiana (soprattutto) e internazionale, risente pesantemente di un livellamento verso il basso (causato da fattori anche sociali), sia nei contenuti in termini di messaggio che sotto il profilo meramente tecnico, la recente uscita al cinema di "Bohemian Rhapsody", il biopic sulla vita di Freddie e dei Queen, ha scatenato in tutto il mondo la voglia di approfondire il lavoro e l'ascolto dei capolavori della band londinese sia da chi ne è appassionato da tempo che, fortunatamente, da parte di giovanissimi che grazie alla visione del film, campione di incassi al botteghino (il film è rimasto in programmazione continua per ben due mesi), hanno la voglia di scoprire la magia di cui sono intrise le note, le storie e i particolari che fanno parte dei lavori in studio di registrazione e dei maestosi concerti dei quattro musicisti in giro per il mondo.
A margine, non senza un pizzico di delusione, il film in questione è arrivato nella nostra provincia ma non a Marsala, dove, evidentemente, tira più un "cinepanettone"; chi ha voluto goderne della visione ha dovuto spostarsi a Trapani, a Mazara del Vallo o ad Alcamo.
Nel nostro piccolo, con un nutrito gruppo di amici musicisti, spinti dalla passione che da sempre abbiamo per i Queen, stiamo preparando uno spettacolo musicale che andrà in scena al Teatro Impero di Marsala giovedì 28 marzo, con inizio alle ore 21.
"Friends will be Queen", il nome che abbiamo dato al progetto, richiama un brano del gruppo inglese ma è anche un modo per sottolineare il sentimento di amicizia con cui quindici musicisti di Marsala e Trapani rendono omaggio sul palco al sodalizio londinese, eseguendo dal vivo molti tra i successi che hanno fatto dei Queen uno dei più importanti riferimenti nella storia della musica.
Marsala è sempre molto sensibile agli eventi artistici, lo dimostrano l'affluenza e i feedback positivi forniti dal pubblico che partecipa agli spettacoli che si svolgono nei due teatri lilibetani. Solitamente è la musica degli storici cantautori italiani a essere proposta in scena; stavolta, invece, l'obiettivo è quello di proporre agli spettatori qualcosa di diverso, le canzoni storiche dei Queen, brani in inglese ma famosi a livello universale.
A quasi cinquant'anni dalla fondazione, la musica di Mister Mercury e dei suoi "fratelli" riesce ad emozionare intere generazioni che sulle note di We are the Champions non possono fare a meno di cantare a squarciagola; lo si fa ad occhi aperti, condividendo l'emozione con altri, lo si fa ad occhi chiusi, sognando...
Abele Gallo