E’ arrivato il Venerdì più atteso dell’anno per tutti i trapanesi. E’ il giorno della Processione dei Misteri di Trapani. Un rito antico centinaia di anni, e che porta a Trapani migliaia di visitatori, fedeli e non, per uno degli eventi religiosi più famosi in Sicilia e non solo.
La processione dei "misteri" è la più imponente manifestazione di pietà popolare del trapanese e si snoda, per quasi 24 ore, lungo un percorso lungo circa un chilometro e mezzo. Più di tremila le persone impegnate, 20 le bande musicali al seguito delle "vare", basamenti di legno a cui sono agganciati i gruppi statuari che ripercorrono la passione di Cristo più i gruppi del Cristo nell’urna e l’Addolorata: statue di legno modellate col sughero e rivestite con una tecnica originalissima di tela e colla di pregevole fattura che fanno di questa espressione dell’artigianato trapanese una vera e propria forma di arte sacra.
Dal pomeriggio del venerdì santo fino alla mattina inoltrata del sabato, come accade da 400 anni, l’aria sarà pervasa dalle marce funebri; gli occhi di turisti e curiosi incollati ai gruppi che i portatori, i "massari", porteranno in spalla cullandoli, "annacandoli", al ritmo delle marce funebri.
Un unico cammino: dal rito della “discesa dalla croce” alla “processione del Cristo Risorto”
Ad aprire la processione la preghiera e la benedizione del vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli. “La chiesa sente sua la partecipazione emotiva che tocca così profondamente il cuore di tutti i trapanesi in occasione della processione dei ‘Misteri’ che tanta attrattiva suscita in tanti visitatori e turisti che giungono in città in questi giorni – afferma il vescovo - Con la consapevolezza che la processione può crescere verso un percorso che scaturisce dal cuore della Veglia pasquale e che incammina tutto il popolo dei misteri e la città in una processione apparentemente feriale che si terrà il pomeriggio di Pasqua con l’immagine del Cristo Risorto. Una processione che richiama quello che viviamo ogni domenica, tutto l’anno e che si estende dunque ben oltre le celebrazioni della Settimana Santa: la celebrazione della Resurrezione”.
La processione dei misteri sarà preceduta dall’adorazione della croce e dal rito della “discesa dalla croce” che si terrà alle ore 12 presso la Chiesa di San Nicola. Quindi il vescovo con i fedeli e le Maestranze, in processione, raggiungerà Piazza Purgatorio.
Il vescovo auspica che lo sforzo di tutti i capo consoli “per l’unità e la ‘qualità’ della processione possa incontrare la collaborazione generosa di tutti e si possa proteggere la processione da ogni forma di manipolazione e ‘riduzione’ culturale e spirituale”.
L’edizione del 2019 è la prima processione dopo la promulgazione delle linee guida diocesane sulla pietà popolare con cui la Diocesi di Trapani, per la prima volta, si è dotata di un orientamento organico per la cura di tutte le feste popolari, processioni, sacre rappresentazioni, culto delle reliquie e delle immagini.
“Alla luce del costruttivo cammino di dialogo intrapreso e delle richieste fatte dall’Unione Maestranze – si legge nel numero riservato proprio alla processione dei misteri - il Vescovo non ritiene opportuno allo stato attuale inserire nuovamente gli incappucciati. Nel direttorio, inoltre, suggerisce di evitare le girate che potrebbero creare fraintendimenti di tipo economico, oltre che esser confusi con gli inchini reverenziali. Sono da valorizzare le annacate delle vare, le marce delle bande e i canti dialettali che esprimono le devozioni e i sentimenti del Venerdì Santo. Le indicazioni offerte su incappucciati e girate valgono per tutte le processioni e le sacre rappresentazioni del territorio diocesano”
IL PERCORSO
Uscita ore 14:00 - Chiesa Anime Sante del Purgatorio, Piazzetta Purgatorio, Via Gen. D. Giglio, Corso Vittorio Emanuele, Via Torrearsa Arco delle Arti, Via delle Arti, Via Barone Sieri Pepoli, Via Garibaldi, Piazza Vittorio Veneto, Via XXX Gennaio, Via Osorio, Via Spalti, Piazza Vittorio Emanuele. SOSTA. Via G.B. Fardella (lato sud fino ad angolo Via Marsala), Via G.B. Fardella (lato nord), Piazza Vittorio Emanuele, Viale Regina Margherita, Via Palmerio Abate Via Osorio, Via XXX Gennaio, Corso Italia, Piazza Sant'Agostino, Piazza Scarlatti, Via Teatro, Vico Pesci, Via Turretta, Via Nunzio Nasi, Via Serisso, Via San Francesco D'Assisi, Via G. Barlotta, Via G. Tartaglia, Via Nunzio Nasi, Via Custonaci, Via Corallai, Via G. Tartaglia, Viale Duca D'Aosta, Via Cristoforo Colombo, Via Giovanni Da Procida, Via Silva, P.zza Vittime della Motonave - M. Stella, Via dei Piloti, Largo delle Ninfe, Via Carolina, P.zza Gen. Scio, Corso Vittorio Emanuele, Via Turretta, Via Nunzio Nasi, Via Gen. D. Giglio, Piazzetta Purgatorio, entrata ore 8:00 - Chiesa Anime Sante del Purgatorio
“GIRATE” VIETATE E POLEMICHE
Processione dei Misteri che quest’anno è stata anticipata da accese polemiche le nuove disposizioni sulle modalità di svolgimento.
Il Questore di Trapani Claudio Sanfilippo ha infatti emanato il divieto delle “girate” dei Sacri Gruppi, già suggerito dal Vescovo Pietro Maria Fragnelli mesi fa. Il divieto è stato confermato pochi giorni prima della Processione durante un tavolo tecnico per la pubblica sicurezza tra Unione Maestranze e Forze dell’Ordine.
Le “girate” sono come dei “saluti” che i gruppi fanno a quelle case o a quelle attività commerciali vicine o che contribuiscono economicamente al gruppo. Mesi fa era stato però lo stesso vescovo ad aver consigliato di evitare le girate delle vare che potevano essere fraintese in termini economici e potevano sembrare come degli inchini reverenziali. Niente girate, ma anche niente Incappucciati, aveva ordinato il Vescovo. Per Fragneli è più importante la manifestazione della devozione, il valore della Processione, e il sentimento di un popolo nei confronti di un evento religioso che attira migliaia di fedeli.
Dopo la riunione tecnica di lunedì l’Unione Maestranze ha reso noto di aver preso atto e accettato le indicazioni ricevute dal Questore.
Il presidente Giuseppe Lantillo ha comunicato infatti a tutti i ceti le direttive emanate incontrando tutti i capi-console i quali hanno mostrato comunque la volontà di rispettare le nuove norme che giungono nel pieno della Settimana Santa. Il presidente e il cda si sono discostati dal clamore sollevato attorno a questa vicenda e hanno invitato tutti a moderare i toni.
Perchè, cos’era successo? Alcuni consiglieri comunali di Trapani erano intervenuti criticando la decisione di vietare le “vutate”. Come il consigliere Gaspare Gianformaggio: "La nostra città ha sempre conservato le proprie tradizioni, soprattutto quelle che affondano le radici nel tempo, con profondo senso di rispetto, correttezza e di legalità. Mi rendo perfettamente conto del fatto che recenti episodi, avvenuti in altre città, in altre comunità, possano essere stati lesivi di un criterio e di un ordine che è certamente necessario mantenere. Saper fare i dovuti distinguo, basandosi sui principi sopra esposti, avendo piena contezza del dato storico, è però dovuto e d'obbligo da parte delle Autorità competenti. Pertanto (parlo a titolo personale, da semplice devoto della Processione e come rappresentante della comunità di questa città), invito il signor Sindaco, le Autorità dell’ordine pubblico e sua Eccellenza il Vescovo a rivedere quanto è stato indicato alla Unione Maestranze. Ciò, infatti, muterebbe le caratteristiche della nostra prestigiosa Processione del Venerdì Santo".
Anche il consigliere Giuseppe Lipari era intervenuto sul divieto auspicando che il provvedimento del Questore possa essere rivisto. “Naturalmente ho massimo rispetto per il lavoro delle autorità - ha detto Lipari - e credo che esigenze di legalità e sicurezza giammai debbano essere sacrificate per motivazioni pretestuose. Ma di questo passo rischieremmo di svuotare di ogni folklore il rito dei Misteri. Non è mio intento criticare inopportunamente il lavoro svolto dalle nostre autorità di pubblica sicurezza e per questo inviterei quest’ultime, unitamente al nostro Sindaco a rendere il gesto della c.d. “Girata” un po’ più trasparente, comunicando, per esempio, in anticipo alle autorità competenti i luoghi ed i beneficiari delle stesse”.
Altra novità sta nell’ordinanza del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che tra le altre cose ha vietato la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche durante il periodo della processione dei Misteri dalle ore 13,00 del 19 Aprile alle ore 15,00 del 20 Aprile 2019. Ma non solo. L’ordinanza del sindaco vieta anche “a chiunque di introdurre e consumare bevande in contenitori, bottiglie, bicchieri di vetro in lattine ecc.., anche già in proprio possesso, nei siti interessati e nelle zone limitrofe”.
Significherebbe sostanzialmente che non si può bere. Per niente? Si chiede nel suo editoriale il direttore de Il Locale News Nicola Baldarotta: “E quindi, che significa? Un poppante non può bere dal biberon? Un anziano non può bere acqua dalla bottiglietta che si è portato da casa? Dico sul serio, guardate, se dovessimo rispettare alla lettera questa disposizione (e credo che l’ordinanza, viste le sanzioni, lo imponga) non potremmo manco prendere una pillola (di quelle che vanno prese ad orari specifici) bevendo dalla bottiglietta che ci siamo portati appresso. Davvero è necessario tutto ciò? Io non ne capisco nulla, immagino che il sindaco sappia quello che “ordina”. C’è poi un terzo punto, il numero 3, che dice: “é vietata qualsiasi emissione sonora durante il passaggio della Processioni”. Occhio alle scorregge. Fatele ma senza rumore, per piacere”.