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30/04/2019 07:18:00

Sicilia, uccide la moglie e si suicida. La tragedia davanti alle figlie di sei e nove anni

Una telefonata di pochi secondi alla madre: prenditi cura delle mie  bambine. Poi uccide la moglie e si suicida, davanti alle figlie di sei e nove anni. Tragedia in Sicilia, a Ragusa. 

Un poliziotto in servizio a Ragusa, il 42enne Simone Cosentino, ha ucciso la moglie, la 33enne Alice Bredice, e poi si è suicidato con la pistola d'ordinanza. E' accaduto nella notte tra domenica e lunedì nell'abitazione della coppia: i due avevano due figlie piccole che erano in casa al momento del tragico evento. Sono stati loro infatti a chiamare tral'orrore e la disperazione, a chiedere aiuto al nonno materno. 

L'ultimo post su Facebook - Prima di uccidere la moglie, il poliziotto ha lasciato un messaggio sul suo profilo Facebook: "Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo". La coppia si era conosciuta in Piemonte dove il poliziotto prestava servizio nella Polstrada, e i due si erano sposati otto anni fa. Tra le ipotesi per spiegare il gesto, anche quella che la donna volesse lasciare il marito.

In passato Simone Cosentino aveva prestato servizio nella Polizia Stradale a Susa, in Piemonte, dove aveva conosciuto la moglie. Circa sei anni addietro si era trasferito a Ragusa, dove aveva lavorato sempre nella Polizia Stradale. Dal 2016 era in servizio nella squadra Volanti della Questura iblea. Il dramma familiare si è consumato la notte scorsa nella casa di Marina di Ragusa, dove la coppia viveva insieme con le due figliolette. A dare l’allarme è stata una delle bambine, che ha chiamato la Polizia.

Fonti della Questura parlano di «frizioni» negli ultimi giorni tra marito e moglie, che però non lasciavano presagire un tragico epilogo.
Alice Bredice, originaria di Sant'Ambrogio in Val di Susa, in Piemonte, era tornata da poco in Sicilia dopo aver trascorso le festività pasquali nel suo paese natale.

Il 24 aprile scorso aveva scritto: "Evviva quelli che ridono con gli altri e non degli altri. Evviva quelli che urlano per qualcuno e non contro qualcuno. Evviva le persone belle, quelle che sanno colmare vuoti, quelle che cercano di farti ridere anche quando non c'è niente da ridere. Quelle che quando non ci sono manca qualcosa. Qualcosa di bello".