Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/05/2019 09:53:00

Marsala, il tentato omicidio di Antonino Mistretta. Ci sono novità

La difesa torna nutrire qualche speranza sulla richiesta di remissione in libertà per il 21enne marsalese Francesco Dardo, uno dei due arrestati, a fine novembre scorso (l’altro è stato Sebastiano Cascio), per il tentato omicidio di Antonino Mistretta.

La Cassazione, infatti, ha annullato l’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Palermo, dopo il gip di Marsala, ha respinto l’istanza difensiva di remissione in libertà. Questo, però, non significa che Dardo torna in libertà. La Suprema Corte, infatti, invita il Riesame a rivalutare l’istanza della difesa. E questa decisione è già un successo per gli avvocati difensori Diego e Pasquale Massimiliano Tranchida, che esprimono “soddisfazione” per la decisione della Suprema Corte.

Dopo l’arresto, davanti al gip Francesco Parrinello, Francesco Dardo e Sebastiano Cascio si sono avvalsi della “facoltà di non rispondere”. Una strategia difensiva che ovviamente non ha contribuito a chiarire meglio quanto accaduto la sera del 3 novembre scorso in un vicolo del centro storico marsalese (vicolo Celso), dove Mistretta, 50 anni, operaio, fu gravemente ferito al collo da un colpo di pistola. L’uomo, dopo le prime cure al Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino”, fu trasferito d’urgenza a Palermo e ricoverato, con prognosi riservata sulla vita, per poi essere sottoposto ad intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. La vittima, “ancora vigile quando giungeva all’ospedale di Marsala – hanno spiegato polizia e carabinieri, che dopo serrate indagini hanno individuato e arrestato Dardo e Cascio - non aveva dato, però, indicazioni utili sull’accaduto”. Ma il lavoro degli investigatori, nell’arco di poco più di due settimane, condusse all’individuazione di Francesco Dardo, già con “diversi precedenti di polizia”, come autore materiale del tentato omicidio. Unico punto di partenza, per gli inquirenti, era il fatto che Mistretta fu accompagnato al Pronto soccorso da Sebastiano Cascio, anche lui con numerosi precedenti. Dardo fu rinchiuso in carcere, mentre Cascio fu posto ai domiciliari. Dalle indagini è emerso che la lite scoppiò per un debito di alcune centinaia di euro.