Padre Francesco Fiorino, avete presentato a Marsala una nuova iniziativa, un banco alimentare, di che cosa si tratta?
Non è una nuova iniziativa, siamo partiti a dicembre dello scorso anno. E’ un progetto di aiuto per chi ha bisogno, e innanzitutto di contrasto allo spreco alimentare che è purtroppo grandissimo anche nel nostro territorio. Noi cerchiamo di recuperare gli alimenti, secondo lo spirito della Legge Gadda che permette agli esercizi commerciali di donare quanto hanno ancora di commestibile e si può utilizzare in maniera efficace per l’alimentazione umana. Si va dalla gastronomia, al latte per bambini, ai biscotti e noi tutto questo lo portiamo direttamente a domicilio. Abbiamo un mezzo che ci permette di farlo. E le famiglie continuano a crescere.
Padre Francesco, in che senso crescono?
Crescono le richieste, anche perché le stesse famiglie a cui noi portiamo gli alimenti ci segnalano altre famiglie, vicini, parenti e amici. Anche perché vedono questo furgoncino che quotidianamente gira ormai in tutte le zone di Marsala e ci chiamano.
Padre Fiorino, questa raccolta alimentare è indirizzata solo ai pubblici esercenti o anche un cittadino può decidere di fare la spesa e fare una donazione?
Noi ci rivolgiamo agli esercenti che hanno già aderito all’iniziativa, ma accettiamo anche chi ci dà degli alimenti o dei soldi con i quali completiamo la spesa che portiamo alle persone.
Quante attività commerciali hanno aderito finora a Marsala?
Sono più di venticinque, ormai, è questa è una cosa positiva, perché aumentano quasi ogni settimana, perché lo vengono a sapere o perché contattati da noi. Tra l’altro per i commercianti che decidono di dare questo aiuto, noi facciamo ogni tre mesi una dichiarazione di quanto ricevuto e loro possono quindi scaricare questi prodotti, diventa per loro anche una piccola convenienza oltre al fatto che non si spreca cibo e si aiutano le famiglie. Noi non chiediamo niente, nessuna attestazione, nessun documento, a chi ha bisogno di cibo non va complicata la vita.
Che numeri ci sono a Marsala. Quante persone aiutate ogni giorno?
Noi ogni giorno raggiungiamo circa 100 persone. Ma ci sono giorni in cui diamo dei prodotti anche alla mensa fraterna della Fondazione San Vito, diamo anche altri alimenti ad una parrocchia che ci fornisce gli elenchi delle persone bisognose. Stiamo cercando di creare un circuito positivo. Noi speriamo che al più presto si faccia una cabina di regia e che il Comune faccia la propria parte nel favorire gli esercenti con la diminuzione della Tari che, tra l’altro, è un provvedimento già approvato lo scorso 29 agosto dal consiglio comunale, ma che ancora non si è attuato. Se non ricordo male ad ogni chilo di prodotto vengono tolti 10 centesimi dalla Tari, dunque un modo per incentivare i negozi di generi alimentari a non buttare gli alimenti ma a donarli prima della scadenza e farli diventare qualcosa di solidale e di aiuto per chi ha necessità.