“Vabbè mettilo li. Lo spegni e lo lasci scolare … perché la spazzatura sarà piena d’acqua”. Così parlava Benedetto Cottone, capo cantiere della società Energetikambiente per il comune di Alcamo. Le sue parole, intercettate dai militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, sarebbero la prova dello smaltimento illecito dei rifiuti ed inquinamento ambientale. Cottone è stato arrestato giovedì insieme a Giovanni Maria Picone, responsabile operativo per l’Italia meridionale. Gli altri indagati sono Adriano Stellino, Francesco D’Angelo, Federico Cutino, Gaetano La Rocca, Alessandro Adamo e Salvatore De Martino.
Oltre a quest'unica intercettazione, ci sono alcune riprese fatte di nascosto. “Le risultanze delle attività di videoripresa – si legge nell'ordinanza di custodia cautelare – dimostrano che all’interno dell’autoparco gestito da Energetikambiente ad Alcamo lo smaltimento illecito di rifiuti avveniva sistematicamente. Nello stesso modo è avvenuto lo smaltimento dei liquidi derivanti dal lavaggio delle cisterne dei mezzi”.
All’interno di un capannone industriale, posto all’interno del Centro Comunale di Raccolta di Alcamo, gli investigatori, nel corso di un controllo hanno rinvenuto 4 cassoni scarrabili contenenti un ingente quantitativo di rifiuti Raee (sono i rifuti elettronici).