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03/06/2019 04:00:00

Sicilia, le strade mai nate a causa della burocrazia

Una strada è stata rinviata di un anno perché il progetto è "in attesa di parere del Genio civile per un vincolo". Un’altra è slittata di due anni perché mentre si aspettavano i via libera burocratici sono cambiate le regole. Una terza è stata rimandata perché serve "una fase istruttoria per la procedura di gara". Eccolo, il cimitero dei progetti Anas mai nati per colpa della burocrazia: l’azienda delle strade ha messo nero su bianco un dossier che è stato appena consegnato alla commissione Trasporti del Senato. Ne viene fuori che, mentre gli uffici cincischiano, nell’Isola si rimandano opere per un miliardo e mezzo di euro.

I progetti sono pronti, i finanziamenti pure, ma per 13 cantieri qualcosa è andato storto. Sulla Palermo-Agrigento entro quest’anno sarebbe dovuto partire un cantiere da 355 milioni per rendere dignitoso il tratto fra l’autostrada A19 e Bolognetta, invece se ne parlerà fra due anni perché "è necessario l’incremento dei tempi per l’iter autorizzativo completo". Tradotto: autorizzazioni come la valutazione di impatto ambientale e quella del Consiglio superiore dei lavori pubblici tardano, quindi il cantiere attende.

C’è di tutto nell’elenco: i 316 milioni per un intervento sulla tangenziale di Gela che partirà nella migliore delle ipotesi nel 2021 (il progetto è da adeguare perché mentre si attendevano i nulla osta sono cambiate le leggi), i 217 milioni per la terza corsia della tangenziale di Catania destinati a rimanere bloccati per non meno di due anni in attesa delle autorizzazioni o i 149 milioni destinati al collegamento fra Vittoria e Comiso sulla statale 115 che restano in stallo in attesa degli ultimi pareri, giusto per citare i progetti più grossi contenuti nel piano 2016-2020 dell’Anas.

Il Pd grida allo scandalo: "Abbiamo stanziato miliardi di euro con il Patto per la Sicilia e per le tre aree metropolitane — accusa il segretario regionale dem Davide Faraone — Tutto è fermo, le strade sono pessime, le imprese sono in crisi e non creano lavoro. Hanno pure bloccato i cantieri che erano ormai quasi avviati, la Ragusa-Catania ne è un esempio". 

Fonte Repubblica