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04/06/2019 06:00:00

Politica regionale, elezioni dei Liberi Consorzi e collegato al centro della discussione

Dopo l’emendamento voluto dall’UDC, approvato dall’ARS, che consente lo slittamento delle elezioni di secondo livello per i Liberi Consorzi, si torna indietro.

Non ci sta Nello Musumeci, presidente della Regione e leader di Diventerà Bellissima, i patti stretti da altre forze politiche, in primis tra Forza Italia e il sindaco di Messina, Cateno De Luca, non possono bloccare le ex Province che hanno bisogno di stabilità.

Gli enti intermedi sono al collasso, i commissariamenti non riescono a dare risposta ai territori e il default è realtà.
E’ stata la peggiore riforma di sempre, una eredità del governo Crocetta difficile da smaltire e difficile da rimediare. Gli anni di commissariamento pesano più di un fardello, hanno segnato una sconfitta per la politica e hanno portato i territori ad accentuare criticità e crisi di liquidità.

Così l’UDC, dopo la tiratina di orecchie del governatore, fa un passo indietro.

Torna oggi pomeriggio a riunirsi l’Assemblea regionale, verrà presentato un altro emendamento con cui si chiederà di anticipare il voto ma c’è già chi sostiene, come Gianni Di Mauro, che le leggi approvate, anche se ancora non promulgate, non possono essere cambiate durante la stessa sessione.  Cavillo che potrebbe essere superato con una nuova sessione anticipata, da una conferenza di capigruppo e un aggiornato ordine del giorno. Anche il forzista Stefano Pellegrino pone la questione, una legge che non è stata pubblicata non può essere modificata.

Le elezioni europee hanno impegnato tutti i deputati regionali, i lavori adesso ripresi hanno ad oggetto altre questioni e così del collegato al momento nessuno parla. Eppure ci sono i dipendenti regionali che lo attendono, per loro è fondamentale per andare in pensione con la quota 100, prevista dal governo centrale.

Le sigle sindacali di categoria hanno scritto direttamente al presidente Musumeci, a Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, al presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, e a tutti i capigruppo.

L’intento è quello di accelerare l’approvazione della norma 11 del collegato, evitando il blocco dei pensionamenti: "Chiediamo a tutti i soggetti interessati di portare la legge in Aula al più presto per l'approvazione, con particolare attenzione all'articolo 11 del testo, fondamentale per tutelare alcuni fondamentali diritti del personale regionale. Non possiamo permettere che, per motivazioni politiche, il personale pubblico della Regione resti un passo indietro rispetto ai colleghi di tutto il resto d'Italia, e anche di altri comparti della pubblica amministrazione della Sicilia". Si tratta, peraltro, del collegato che è stato già approvato dalle commissioni che se ne occupano e che non è ancora approdato all’ARS.