Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/06/2019 10:12:00

Sicilia, arrestata madre che faceva prostituire la figlia di 13 anni in cambio di soldi

  Una madre che faceva prostituire la figlia 13enne in cambio di soldi  è stata fermata dalla polizia in Sicilia, ad Acate, nel Ragusano, assieme a quattro "clienti" della ragazzina, di età compresa tra i 30 e i 90 anni. Da indagini della Squadra mobile coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, è emerso che la piccola aveva avuto rapporti sessuali con braccianti agricoli dopo che con loro aveva lavorato sui campi. I "clienti" fermati sono stati identificati attraverso intercettazioni telefoniche.

Gli abusi sono maturati in un ambiente degradato: la madre, una rumena, che non aveva spesso dove dormire ha offerto la figlia in cambio di un tetto, ma anche di soldi, vino, birra, sigarette o di una doccia. La bambina era così abituata ad avere rapporti sessuali con adulti che da poco tempo, hanno scoperto gli uomini della squadra mobile di Ragusa, si era anche "fidanzata" con un marocchino di 30 anni.

L'operazione "Greenhouse" coordinata dalla Procura di Catania è partita dalle indagini della Squadra mobile che nel corso di controlli finalizzati al contrasto del caporalato, aveva notato che quella bambina aveva degli atteggiamenti che non erano adeguati alla sua età. E approfondendo la storia familiare della ragazzina, il quadro che si è presentato agli inquirenti è apparso agghiacciante: la bambina era solita avere rapporti sessuali con uomini molto più grandi di lei.

La ragazzina aveva rapporti sessuali con braccianti agricoli nord africani, rumeni e italiani. Qualche volta conosceva quegli uomini nelle serre dove nonostante l'etàè, lavorava o in qualche locale. Poi le intercettazioni, tra la bambina e la mamma, e la scoperta: la piccola aveva rapporti sessuali con uomini di ogni età. Era spesso la mamma ad accompagnarla in casa di un anziano per il quale faceva la domestica.

"Tutti sapevano che la piccola andava con i colleghi di lavoro ed invece di denunciare anche anonimamente si giravano dall'altra parte o peggio la cercavano per avere anche loro rapporti sessuali. Tutti sapevano, ma nessuno parlava", sottolinea la Procura distrettuale di Catania nella nota emessa sul caso della 13enne che la madre faceva prostituire nelle campagne del Ragusano. La donna e 4 'clienti' sono stati fermati della squadra mobile della Questura di Ragusa nell'ambito dell'operazione 'Greenhouse'. La madre è indagata per favoreggiamento della prostituzione e i quattro uomini per violenza sessuale anche se "non hanno coartato la piccola fisicamente". Questo perché, spiega la Procura, "il legislatore ha voluto proteggere i minori di 14" che "non possono autodeterminarsi nel voler consumare un rapporto sessuale, non avendo ancora raggiunto quel grado di maturità". La bambina veniva concessa anche ad altri uomini. Uno di questi, un sessantunenne italiano, pretendeva di avere 'l'esclusiva' della bambina perche' aveva concesso a madre e figlia la sua casa al mare. L'operazione e' scattata quando la Mobile ha compreso che la ragazzina aveva intenzione di denunciare uno degli uomini e su disposizione della Procura della Repubblica è stato eseguito un intervento d'urgenza. La bambina è stata affidata ad un centro specializzato e una donna della polizia di Stato insieme ad una psicologa, hanno ascoltato il durissimo racconto della piccola. Tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno consumato rapporti sessuali con la minore risponderanno del reato di violenza sessuale anche se non hanno coartato la piccola fisicamente, questo perché il legislatore ha voluto proteggere i minori degli anni 14, proprio perché questi non possono autodeterminarsi nel voler consumare un rapporto sessuale non avendo ancora raggiunto quel grado di maturità.