Il datore di lavoro domestico può dedurre dal proprio reddito personale i contributi previdenziali versati a favore della collaboratrice domestica. La deduzione è ammessa – per l’anno di imposta 2018 – fino ad € 1.549,37 dei contributi a carico del datore (anche se per prassi diffusa non si opera la ritenuta a carico del lavoratore). Medesima deduzione compete se il rapporto è formalizzato a mezzo di vouchers.
I datori di lavoro non autosufficienti che utilizzano l’assistenza di “badanti” (ovvero i familiari che ne sostengono la spesa), se possessori di reddito fino a € 40.000, possono altresì detrarre dall’imposta il 19% delle spese sostenute per tali prestazioni fino ad un massimo di € 2.100 per anno.
A cura di Studio Ingianni
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