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09/07/2019 06:00:00

Porto di Marsala, il caso del progetto pubblico arriva in Parlamento

 Può essere ripreso l'iter del progetto del porto pubblico di Marsala? E' la domanda che è stata fatta, attraverso un'interrogazione, ai Ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture la deputata di Fratelli d'Italia Carolina Varchi.


Un'interrogazione che segue l'intervento dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che oltre un mese fa scritto al Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo chiedendo una relazione dettagliata sullo stato dell'arte di quel progetto.
Il progetto di messa in sicurezza a cui si riferisce la deputata Varchi è quello del porto pubblico, caro all'ex sindaco Giulia Adamo, e diverso dal Marina di Marsala della Myr.

Gli ultimi sviluppi del progetto pubblico sono stati pubblicati negli ultimi mesi da Tp24.it. Un iter che parte da molto lontano, nel 2009 quando veniva predisposto il progetto poi definito nel 2012. Giulia Adamo viene eletta sindaco di Marsala e comincia la guerra con Massimo Ombra che con la Myr ha ottenuto grazie alla legge Burlando la possibilità di realizzare un porto prevalentemente turistico. La procura indaga sul progetto pubblico, per il caso della mappa di poseidonia ocecanica nel progetto che non sarebbe stata conforme. Nel 2013 viene avviata la procedura di Valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell'Ambiente, lo stesso Ministero un anno dopo chiede conferma al Comune della compatibilità con il progetto della Myr. Il Comune, allora ancora guidato da Giulia Adamo dice che i due progetti sono compatibili. Poi viene avviata la procedura Via/Vas.


Sempre nello stesso anno la Soprintendenza del mare dà l'ok per i lavori di messa in sicurezza.


Giulia Adamo è costretta a dimettersi. E' lo spartiacque di tutto. Il commissario straordinario del Comune, viste le condizioni pietose in cui si trovava il porto, e si trova ancora oggi, scrive al Ministero di velocizzare l'iter per le condizioni di urgenza che insistono. Un anno dopo, nel 2015, viene eletto Alberto Di Girolamo sindaco di Marsala. La procedura Via Vas continua, e la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale, nel 2016, convoca il Comune per la conferma dello stato di necessità e urgenza dei lavori di messa in sicurezza. Ma l'amministrazione comunale non si presenta, e la commissione tecnica esprime parere negativo sulla compatibilità ambientale del progetto di messa in sicurezza. Nessuna nota è arrivata dal Comune, e il Ministero decide di dare giudizio negativo di compatibilità. Il Comune non fa ricorso. Il sindaco due anni dopo dirà che non ha ricevuto nessuna lettera. Ma è tutto protocollato, e poi ogni passo dell'Iter è messo nero su bianco sul sito del Ministero.


La Varchi ha sottolineato la “notevole importanza strategica ed infrastrutturale” del porto di Marsala.


A Marsala la vicenda del porto pubblico e della sua messa in sicurezza si trascina ormai da tempo, tra polemiche, dibattiti ed esposti in procura, animati in questi anni dall’ex sindaco Giulia Adamo, che è tornata più volte sulla questione, accusando l’amministrazione Di Girolamo di non aver risposto alle convocazioni da parte del Ministero dell’Ambiente, né di aver mai risposto ai chiarimenti richiesti, né di aver presentato integrazioni prima che un decreto bocciasse definitivamente il progetto.
E l'interrogazione di Varchi probabilmente si inserisce in questa opera di martellamento dell'ex sindaco Adamo, che non ha pace nel vedere un progetto a lei caro ad un punto morto.