Arrestato dalla Guardia di finanza il 7 agosto 2018, il 49enne tunisino Moncef Berhouma è stato assolto dal Tribunale di Marsala dall’accusa di essere uno scafista. Contestualmente, il Tribunale ne ha ordinato l’immediata scarcerazione (“se non detenuto per altra causa”).
Il nordafricano è stato difeso dall’avvocato Luisa Calamia. Lo scorso anno, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Marsala in collaborazione della Tenenza di Ischia lo avevano arrestato in esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Marsala. Moncef Berhouma era accusato di aver organizzato e condotto, come scafista, un viaggio dalle coste tunisine fino a quelle dell’isola di Pantelleria con a bordo due connazionali. I due migranti, privi di documenti, erano stati rintracciati in luglio sull’isola qualche giorno dopo lo sbarco. Trasferiti presso l’Hot Spot di Trapani-Milo, uno dei due rese delle dichiarazioni che diedero l’input all’indagine. Il migrante raccontò anche di aver pagato 4.000 dinari (circa 1.700 euro) per affrontare il viaggio a bordo di un gommone di appena tre metri e motore da 5 cavalli, con partenza da Kelibia. La destinazione sulla quale si erano messi d’accordo era la costa tra Marsala e Mazara, ma lo scafista li beffò sbarcandoli a Pantelleria.