14:55 - La nave Gregoretti della guardia costiera con a bordo 131 migranti soccorsi in mare "ha ormeggiato stanotte al porto di Augusta, come è normale che sia per una nave militare. Ora la Ue risponda, perché la questione migratoria riguarda tutto il Continente". Lo dice in il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
La nave non ha ancora avuto l'indicazione a sbarcare i migranti da parte del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che attende dalla Commissione europea una risposta alle richieste di farsi carico dei 131.
Sabato la Gregoretti era davanti al porto di Catania dove ha fatto scendere, dopo un consulto medico, una donna all'ottavo mese di gravidanza con il marito e due figli piccoli. La motovedetta della Guardia costiera si trova ora al molo Nato di Augusta, porto militare dove all'equipaggio ed ai migranti possono essere garantite condizioni migliori a bordo.
07:30 - Povero Salvini, questa volta non può dire che si tratta di un'operazione delle Ong "radical chic", "pagate da Soros", o dare del "comunista viziato" al comandante, eccetera.
Perchè davanti al porto di Catania, con 135 persone salvate in mare, che chiedono un porto sicuro per cominiciare una nuova vita, non c'è una nave delle Ong ma una nave italiana, della Guardia Costiera, la nave Gregoretti.
Dalla nave Gregoretti è sbarcata finora una donna all’ottavo mese di gravidanza insieme al nucleo familiare composto da marito e due figli piccoli. La signora è stata fatta scendere dopo consulto medico. Così fonti del Viminale in merito alla motovedetta della Guardia costiera con a bordo i 135 naufraghi soccorsi in mare nei giorni scorsi. Cinquanta migranti sono stati soccorsi dopo l’allarme lanciato dal peschereccio ‘Accursio’ che non ha mai abbandonato il gommone fino all’arrivo della vedetta. La nave è in attesa di ordini per lo sbarco degli altri migranti. Il governo ieri ha ufficialmente interpellato la Commissione europea per coordinare le operazioni di ricollocazione dei 135 migranti attualmente a bordo della nave della Guardia Costiera italiana Gregoretti. Se solo il Ministro dell'Interno avesse partecipato almeno ad una delle riunioni convocate dall'Europa sul tema non saremmo in questo nuovo stato di profondo imbarazzo.
Accade nelle stesse ore in cui nel Mediteranneo è avvenuta la strage di migranti più grave del 2019: circa 150 persone hanno perso la vita al largo della Libia. I corpi recuperati sono 62 ma i dispersi potrebbero arrivare fino a 150.
Altre 145 persone sono state portate in salvo e alcune trasferite nel centro di detenzione di Tajoura che era stato bombardato solo tre settimane fa.
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E mentre sul web si sono scatenati commenti disumani nei confronti delle persone che continuano a perdere la vita in mare cercando di raggiungere un Paese sicuro, la Camera ha approvato il decreto legge noto come «decreto sicurezza bis». La norma dovrà passare adesso in Senato ed essere convertito in legge entro il 13 agosto. Diciotto articoli che riguardano il soccorso in mare e l’ordine pubblico durante le manifestazioni.
Si stabilisce innanzitutto che il ministro dell’Interno, e non più quindi quello delle Infrastrutture, «può limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale», è prevista una sanzione che va da un minimo di 150mila euro a un massimo di un milione di euro per il comandante della nave «in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane», infine il sequestro della nave e «arresto in flagranza per il comandante che compie il delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra, in base all’art. 1100 del codice della navigazione».