Se a Marsala avete problemi o dei fastidi agli occhi e volete farvi un controllo o una visita oculistica utilizzando il servizio sanitario pubblico, forse sarebbe il caso o di cambiare città o di abbandonare totalmente l'idea e farla presso uno studio medico privato.
Una prenotazione fatta ora, a fine luglio, verrà, infatti, programmata per fine gennaio. Ci vogliono sei mesi prima di potersi visitare, un qualcosa che non è da paese civile. Ecco cosa ci racconta il nostro lettore che è rimasto incredulo quando si è sentito dire che la sua visita oculistica veniva programmata per gennaio 2020:
"Oggi vado all'Inam, chiedo di prenotare una visita oculistica, mi sento rispondere: 27 gennaio ore 10,30, ho rifatto la domanda pensando di aver capito male, mi riconfermano. Ma scherziamo? Credono che una persona chiede di fare una visita qualsiasi essa sia perché non ha altro da fare?".
Se c'è qualcosa di normale in tutto questo lo dovrebbe dire chi gestisce la politica e la sanità in questa Regione.
Ci chiediamo, anzi, proviamo a metterci nei panni di chi decide di attendere tutto questo tempo (cosa che speriamo non accada), ma se così fosse e accetta la prenotazione, cosa succederà nel momento in cui il medico dovesse trovare una situazione clinica critica, che necessitava di una visita o addirittura un intervento tempestivo? A quel punto, di chi sarebbe la responsabilità di quell'aggravamento? Ma da cosa dipende questa infinita lista d'attesa? Mancano i medici? O è solo una questione di organizzazione? Insomma una serie di domande alle quali si dovrebbero dare delle risposte, per questo che a tutti gli effetti un caso di malasanità, come lo è quello che, sempre all'Inam si è verificato qualche settimana fa con il blocco del Cup che, una volta andato in tilt per un guasto alla linea, non permetteva di fare nulla, bloccando le prenotazioni e creando disagi per gli utenti.