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01/08/2019 06:00:00

Marsala, la spiaggia di San Teodoro è libera. Ora però rischia l'abbandono e il degrado

Dopo tanti anni di polemiche, abusivismo, cattiva gestione, denunce e addirittura arresti per estorsione, la spiaggia del Lido Tre Torri di San Teodoro, nella zona nord dello Stagnone, è tornata finalmente ad essere libera.

La concessione demaniale è stata definitivamente revocata alla coppia Nizza - De Vita da una sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha confermato quanto aveva stabilito il Tar in primo grado. I giudici amministrativi hanno ribadito l’esistenza di ripetute violazioni e inadempimenti.

Da anni avveniva un po’ di tutto su quella spiaggia, considerata dal punto di vista paesaggistico una tra le più incantevoli e affascinanti di tutta la Sicilia. Si trova, infatti, nella lingua di mare, all'estremità dello Stagnone di Marsala, che collega la terraferma con l'Isola Lunga; da lì, infatti, in pochi minuti di passeggiata al mare, si riesce ad approdare sull’isola.

Accessi alla spiaggia chiusi con catene, turisti maltrattati e allontanati, divieti ai bagnanti di fermarsi sull’arenile, era ciò che accadeva quasi quotidianamente con la storica gestione. Abbiamo avuto modo di raccontare più volte, con delle nostre inchieste e la prima, che potete leggere qui è stata pubblicata il 1°agosto del 2012, sette anni fa. 

Una storia quella del lido Tre Torri di San Teodoro, tra abusivismo, revoca e nuove concessioni e addirittura un arresto per estorsione nei confronti del De Vita, riguardante la vicenda del passaggio dei camion che trasportavano il sale dall’isola. Qui potete vedere la prima parte della nostra inchiesta e qui la seconda.

E sono tantissime le denunce fatte in questi anni dai turisti chi si sono trovati a vivere l’esperienza al Lido Tre Torri, con un paesaggio immerso in un luogo naturale meraviglioso e del quale tutti non possono che parlare bene, ma allo stesso tempo di delusione totale a causa della gestione. 

Tra le diverse liti tra i gestori e la clientela, una delle ultime De Vita l’ha avuta con dei poliziotti in borghese che andavano in bici. Una lite che gli è costata dei guai giudiziari. De Vita infatti è stato condannato a 10 mesi con pena sospesa. Altre liti sono scattate per l’utilizzo delle attrezzature per i bagnanti. E proprio su queste attrezzature sono intervenute spesso le forze dell’ordine riscontrando inadempienze alla concessione rilasciata diversi anni fa. Il lido negli anni è stato più volte sequestrato e poi dissequestrato. Fino alla procedura di revoca della concessione demaniale cominciata nel 2011 e sollecitata anche da esposti e da interventi come quello del consigliere comunale di Marsala Daniele Nuccio.

Ora finalmente la spiaggia è a disposizione di tutti ma non è tutelata, la competenza è del demanio marittimo ma quanto meno il comune potrebbe avanzare delle proposte o iniziative su come fare per tenerla pulita e tutelarla.

Nei mesi scorsi il consigliere comunale Michele Gandolfo ha chiesto all’amministrazione di impegnarsi a mantenere il decoro di tutta la zona che, tra l’altro, nonostante sia stata emessa una ordinanza di sgombero della struttura in legno che occupa buona parte della spiaggia, questa si trova ancora là e nessuno si è premurato di farla togliere.

Insomma, il rischio è che si passi dai problemi causati da tanti anni di cattiva gestione che tutto era fuorché accogliente, ai problemi che, invece, potrebbero subentrare senza controlli, e come già accaduto, grazie ad alcuni incivili, con tanti rifiuti abbandonati proprio sull’arenile.