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01/08/2019 06:00:00

Marsala e l'Europeade mancata. Secondo il Sindaco Di Girolamo la colpa è di ...

 Il punto di polemica dell’ultima settimana di luglio lo crea il sindaco della città di Marsala, Alberto Di Girolamo, sulla questione dell’Europeade.
Un lungo post, che Alberto Di Girolamo lancia sulla sua pagina facebook, in risposta a chi lo avrebbe accusato di non aver creduto anni fa nel progetto, di non averne sposato il percorso e di vedere adesso Trapani, con il sindaco Giacomo Tranchida, riuscire a portare l’evento proprio nella vicina città.
Facciamo un passo indietro e spieghiamo di cosa si tratta, Europeade è una festa lunga cinque giorni con ballerini, musicisti e cantanti, si tratta di un evento di unità che percorre tradizioni e culture differenti dell’Europa.

L’esibizione racconta dei gruppi folkloristici del luogo che si uniscono a quelli che arrivano e che portano con sé la propria musica e i propri costumi. Una comunità che dal 1964 si sposta ogni estate in giro per l’Europa creando sinergie e momenti di crescita. Un indotto economico importante, circa 8000 le persone che arriveranno.
L’evento è stato proposto dal marsalese Pietro Pellegrino al sindaco di Trapani che, avendo la vista lunga, ha accettato. Hanno partecipato alla selezione e la città di Trapani nel 2021 ospiterà il festival, è la prima volta in assoluto per la Sicilia. Un marketing turistico di alto profilo.

L’evento rappresenta il rilancio di un territorio in un panorama internazionale, la provincia di Trapani per troppo tempo ne era rimasta fuori.

Lo stesso festival venne proposto qualche anno fa da Pietro Pellegrino al sindaco Di Girolamo, tutta la giunta non ha creduto al progetto.

Da qui la risposta del Primo Cittadino di Marsala: “Gira voce che dinanzi alla proposta che ci é stata fatta qualche anno fa di organizzare l'Europeade (festival del folk) a Marsala, né io né i miei assessori abbiamo mostrato alcun interesse. In realtà l'interesse c'era eccome, ma poiché si richiedeva un investimento da parte del Comune di circa un milione di euro, abbiamo deciso che per il momento non era fattibile. Infatti quando ci siamo insediati abbiamo trovato le casse vuote ed un Comune pieno di debiti. Inoltre negli ultimi due anni siamo stati costretti a pagare quasi ben 13 milioni di euro di debiti fuori bilancio fatti da precedenti amministrazioni. Il Comune è stato in procinto di fallire e ciò sarebbe molto probabilmente accaduto se non avessimo investito tempo ed energie in una profonda e oculata opera di risanamento economico. Siamo stati in difficoltà per cambiare anche una semplice lampadina o per asfaltare una buca stradale, come potevamo togliere un milione di euro da un bilancio comunale già così povero?”.

Il sindaco scoperchia un vaso che avrebbe fatto bene a tenere tappato.

Buttando la responsabilità in capo alle altre amministrazioni mostra tutta la sua debolezza: chi c’era prima di Di Girolamo? Giulia Adamo, sindaco anche del Pd, di quel partito di cui Alberto Di Girolamo era segretario cittadino, che andava a trovare la Adamo un giorno si e l’altro pure. Quasi tutto passava dalla segreteria del Pd, che contava in giunta un vice sindaco.

Per i debiti fuori bilancio e per questo grave errore di valutazione, prettamente tecnico, divenuto danno per le casse comunali, l’Amministrazione  avrebbe il dovere/diritto di rivalersi sui dirigenti adendo le vie legali.

Trapani non vanta una ricchezza diversa da Marsala, Tranchida è sindaco di una città che ha mille problemi da affrontare e un bilancio da far quadrare. Tranchida è, però, coraggioso, fa scelte di visibilità, non di contrada ma per la città, per la provincia intera.
Troppo semplicistico affermare che la colpa è sempre di chi c’era prima, le Amministrazioni vengono giudicate per quello che fanno nei cinque anni.
E’ una questione di scelte, legittime anche. Si abbia però la trasparenza di chiamarle così e non di rimandare a responsabilità del passato politico, di cui si è stati attori di primo piano e scrittori della sceneggiatura.