E' stato più volte denunciato e sottoposto a Tso Carlo Lo Monaco, il 30enne che ieri a Piazza Armerina ha ucciso il padre Armando, 53 anni, in pieno giorno a coltellate in una macelleria.
Si cerca nel passato di Carlo Lo Monaco per capire il movente del folle gesto. Un passato di attivista di destra, e più volte denunciato per maltrattamenti in famiglia.
Il 30 enne ieri mattina è entrato in macelleria dove si trovava il padre Armando, insieme alla figlia Elide di 21 anni per fare la spesa, e lo ha colpito con un coltello. Un fendente secco, alla gola, poi è andato via. Chi si trovava nel negozio non avrebbe avuto modo di accorgersi di nulla, e avrebbero visto Armando Lo Monaco accasciarsi a terra in una pozza di sangue e il figlio Carlo scappare. Un omicidio avvenuto in pieno giorno, nel centro di Piazza Armerina, in viale Muscarà. Armando Lo Monaco era rientrato da pochi giorni in città dalla Germania dove faceva il barbiere e si era rifatto una famiglia.
L'assassino si trova recluso nel carcere di Enna da ieri pomeriggio dopo esser stato trovato in casa, con il coltello usato per l'omicidio ripulito. Sul corpo di Armando Lo Monaco verrà eseguita l'autopsia.
Per il movente si cerca nel passato, nei pensieri poco sereni di Carlo Lo Monaco. I servizi sociali sarebbero a conoscenza dei suoi disagi psicologici, e anche le forze dell'ordine in passato si sono occupati dei suoi eccessi.