Il Tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari al pregiudicato marsalese Giovanni Angileri, che ad inizio del mese era stato arrestato dalla Guardia di finanza, insieme all’incensurato Bartolomeo Sorrentino, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Il Riesame ha disposto la scarcerazione di Angileri su richiesta dell’avvocato difensore Diego Tranchida. Sorrentino, invece, non era stato rinchiuso in carcere, ma posto subito ai domiciliari. Poi, era stato il gip Sara Quittino, sempre su richiesta dell’avvocato Tranchida, a rimetterlo in libertà, ma con la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
I due presunti contrabbandieri furono bloccati dalle Fiamme Gialle subito dopo l’ingresso nel porto di Marsala con una imbarcazione sulla quale c’era un carico, poi sequestrato, di quasi 4 mila chilogrammi di sigarette estere di contrabbando (Pine Blu, etc.). L’operazione fu condotta in collaborazione tra i militari della Compagnia di Marsala e quelli Tenenza di Mazara, che intervennero con la loro motovedetta. Ogni stecca di sigarette garantirebbe un guadagno di quasi 20 euro, essendo comprata in Tunisia a 6/7 euro e rivenduta in Italia a 25/28. Anche se è improbabile che l’intero guadagno vada solo nelle tasche dell’ultimo anello della catena di distribuzione.