"Pronto soccorso sociale", la "Casa dei papà", il "Pasto della Sera". Sono alcune delle proposte del Comitato cittadino "Marsala solidale", presieduto da don Francesco Marino, per l'utilizzo della quota fondo povertà per interventi e servizi di contrasto alla povertà.
Per le due comunità cittadine di Marsala e Petrosino (Distretto Socio-Sanitario D52) il Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro ha stanziato, infatti, la somma di circa 730mila euro (Quota Fondo Povertà – Annualità 2018) da utilizzarsi per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà. Una somma cospicua e importante tenendo conto dei bisogni socio-economici del nostro territorio.
"Sperando che al più presto si elabori e si compili, dopo una fase adeguata di ascolto della cittadinanza, il “Piano attuativo locale” (PAL) - si legge nella lettera del Comitato cittadino “Marsala Solidale” - abbiamo elaborato delle proposte che si auspica vengano tenute in considerazione. Il PAL infatti è un documento programmatico, da presentare alla Regione Siciliana, di azioni concrete volte a migliorare le condizioni socio-economiche del territorio e la qualità della vita dei cittadini, in particolare di chi vive in difficoltà"
Di seguito le proposte di “Marsala Solidale” seguendo le “Linee Guida” nazionali e regionali:
1) “Pronto soccorso sociale”: sostegno economico immediato per spese sanitarie, per l’acquisto di beni di prima necessità e materiale scolastico;
2) “Spazio per l’igiene e la pulizia personale”: un locale con docce e servizi igienici adeguati, provvisto di lavatrici e asciugatrici, aperto almeno 5 ore al giorno, dove potersi lavare e curare l’igiene personale;
3) “Il pasto della sera”: offrire a quanti sono soli (anziani e soggetti con problemi mentali) e/o senza un reddito adeguato un pasto caldo serale per tutti giorni della settimana;
4) “Centro di animazione per disabili adulti”: è indispensabile un altro spazio d’incontro e di animazione, aperto almeno tre giorni a settimana, per evitare l’isolamento dei disabili adulti e per dare sostegno ai loro genitori;
5) “Il Camper dei giovani”: istituire una equipe mobile (con il camper che visita e stazioni nei diversi quartieri e davanti alle scuole superiori delle 2 città) che svolga un servizio di ascolto dei giovani (15-30 anni), di prevenzione e di contrasto alle dipendenze patologiche (droghe, alcolismo, pornografia e violenza sessuale, gioco d’azzardo,…)
6) “La casa dei papà”: offrire ai “padri separati”, quando ne fossero privi a causa del loro “fallimento matrimoniale” e del loro insufficiente reddito, un alloggio in un immobile dedicato alla loro accoglienza momentanea;
7) “Più libri per crescere”: arricchire le biblioteche comunali (nelle sezioni bambini, adolescenti (scuola media), giovani/adulti) di libri significativi e su questioni di attualità per far crescere uno spirito critico e consapevole.
8) “Cittadini in relazione”: creare una equipe socio-educativa (mista tra professionisti e volontari) che svolga una azione di mediazione comunitaria per animare e creare legami sociali tra le persone che risiedono nelle varie zone/quartieri sulle tematiche della difesa dell’ambiente, dell’incontro interculturale/religioso, dello scambio/confronto tra le generazioni.