Sequestro di beni per oltre un milione di euro per un trafficante di droga di Marsala: Vincenzo Crimi. Nato nel '61, pregiudicato, Crimi ha subìto il sequestro, disposto dal Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura di Palermo, ed eseguito dalla Finanza.
Questa la nota della Guardia di Finanza:
Le attività di indagine patrimoniale, affidate ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, si sono concentrate su Vincenzo CRIMI (cl. 61, di Marsala), soggetto pluripregiudicato per reati in materia di sostanze stupefacenti e già sottoposto nel 2000 a misura di prevenzione personale, nonché tratto in arresto nel 2017, insieme ad altri 8 soggetti.
Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, avevano, infatti, permesso di smantellare un’organizzazione criminale siciliana dedita al traffico di stupefacenti, per lo più cocaina, operante nel comprensorio trapanese, con fonti di approvvigionamento dislocate fra le provincie di Agrigento, Trapani, Palermo, Roma ed in Spagna.
Il procedimento, che ha tratto origine anche dalle dichiarazioni rese nel 2013 dall’allora collaboratore di giustizia TUZZOLINO Giuseppe, ha portato alla condanna in primo grado del CRIMI alla pena di anni 8 di reclusione.
Qui l'articolo di Tp24 sulla condanna per droga di Crimi e gli altri.
Acclarata l’evidente pericolosità sociale del proposto sono stati, dunque, effettuati dagli specialisti della Guardia di Finanza approfonditi accertamenti economico-patrimoniali ai sensi del D.Lgs. 159/2011 (codice antimafia), a seguito dei quali è emersa in capo al CRIMI una notevole disponibilità di beni assolutamente non congrui con la situazione reddituale del nucleo familiare dello stesso.
Come emerso dall’attività svolta, infatti, il CRIMI nei periodi di accertata pericolosità sociale ha effettuato investimenti in attività commerciali, beni immobili, beni mobili e rapporti bancari/postali assolutamente sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate ed, in generale, alle proprie disponibilità economiche così come ricostruite dalle indagini svolte dalla Sezione Misure di Prevenzione del Nucleo PEF di Palermo.
In particolare con il provvedimento ablativo emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, sono stati sequestrati beni per oltre 1 milione di euro consistenti in:
 n. 2 imprese (con relativo complesso aziendale) con sede a Marsala (TP) esercenti l’attività di rimessaggio di imbarcazioni e noleggio di attrezzature edili;
 una villetta ubicata a Marsala (TP);
 un’autovettura Hunday I10 (2017);
 n. 21 tra conti correnti/ depositi a risparmio/polizze.