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03/11/2019 02:00:00

Trapani, al conservatorio Scontrino il concerto dell’Instant Composers Pool e il workshop

Sarà una lunga e intensissima settimana quella che la funambolica intramontabile orchestra olandese INSTANT COMPOSERS POOL svolgerà in Sicilia, scorrendola in tutta la sua estensione da Messina a Trapani con fulcro a Palermo.

Una settimana scoppiettante di eventi tra concerti, workshop, incontri musicali con musicisti italiani e naturalmente con il gotha dei musicisti siciliani che praticano territori musicali di confine spaziando tra scrittura musicale e pratiche improvvisative, tra jazz e musica colta: una sorta di Internazionale della musica senza confine.

I musicisti olandesi dell’Instant Composers Pool (ICP) suoneranno prima a Palermo dall’1 al 3 novembre al Teatro Garibaldi alla Kalsa per RIeVOLUZIONE 2019 la stagione concertistica di Curva minore con un fittissimo programma.

È la prima volta che l’ICP si esibisce in Sicilia dalla scomparsa del carismatico co-fondatore e compositore Misha Mengelberg. Oggi, infatti, l’organico dell’orchestra è composto, oltre che dall’altro co-fondatore Han Bennink - il cui virtuosismo di funambolico batterista supera ogni immaginazione - da altri 9 solisti: Michael Moore sax alto, clarinetto, Ab Baars sassofono tenore, clarinetto, Tobias Delius sassofono tenore, Thomas Heberer tromba, Wolter Wierbos trombone, Guus Janssen pianoforte, Mary Oliver violino, viola, Tristan Honsinger violoncello, Ernst Glerum contrabbasso.

Dopo il concerto dell’1 novembre i musicisti svolgeranno il 2 e il 3 novembre una serie di incontri musicali con musicisti italiani e naturalmente siciliani che da anni frequentano le scene del jazz più avanzato, senza limiti e confini. Tra questi ricordiamo il batterista milanese Cristiano Calcagnile, oggi docente al Conservatorio di Trapani e più volte premiato dalla critica nazionale ed estera: di questi ascolteremo un duo con il sassofonista Tobias Delius e soprattutto un trio di sole batterie insieme al maestro dei funamboli Han Bennink e il giovanissimo virtuoso di Castellammare del Golfo Domenico Sabella, allievo prediletto dello stesso Calcagnile. Sempre di Calcagnile avremo la possibilità di vedere ST()MA, un film di rara beltà e profondità di senso sul tema del rapporto uomo/natura attraverso il linguaggio delle vibrazioni sonore, per la regia di Bruno Polici.

Naturalmente la Sicilian Improvisers Orchestra (SIO) composta da 10 tra i più virtuosi musicisti siciliani dediti ai linguaggi innovativi non poteva mancare a quest’appuntamento focale nel rapporto tra scrittura musicale e composizione istantanea: Eva Geraci e Benedetto Basile ai flauti, Beppe Viola, Dario Compagna, Marcello Cinà alle ance, Giuseppe Greco e Gandolfo Pagano alle chitarre, Il virtuoso violinista Alessandro Librio e il contrabbassista Lelio Giannetto che di curva minore è il direttore artistico e ideatore di questa DUTCH /SICILIAN CONNECTION.

Tra gli ospiti siciliani sarà presente il compositore polistrumentista e band leader Stefano Maltese di stanza a Siracusa produttore ed editore dell’importante etichetta discografica Labirinti Sonori che riunisce alcune tra le più importanti produzioni discografiche del panorama siciliano di rilievo internazionale, e la giovane sassofonista della Sicilia orientale Roberta Maci con all’attivo diverse produzioni discografiche. Il violoncellista e compositore Giuseppe Guarrella da Pozzallo (Rg) farà parte del sestetto d’archi che vedrà il violinista trapanese Librio e lo stesso Giannetto insieme all’omologo trio olandese con Mary Olivier alla viola, l’incontenibile violoncellista Tristan Honsinger e lo storico contrabbassista Ernst Glerum. Domenica 3 novembre la lunga notte dell’improvvisazione con concerti che inizieranno alle 18,30 e proseguiranno fino a tarda notte con il Gran Finale che prevede ICP&SIO sotto la guida di Benedetto Basile che ha approfondito e sviluppato negli anni la tecnica di conduction proposta per la prima volta dal musicista afro-americano Lowrence butch Morris.

Dopo i tre giorni a Palermo i musicisti di ICP condurranno un tour siciliano svolgendo il 4 novembre, presso il Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani, un workshop per improvvisazione e composizione istantanea per musica d’insieme, e il 5 novembre, presso l’Auditorium (ex Chiesa) di S. Agostino, un concerto cui prenderanno parte anche i musicisti del workshop,. Il 7 novembre concluderanno il tour siciliano presso il Teatro Vittorio Emanuele grazie alla collaborazione con l’Associazione Filarmonica Laudamo di Messina.

L’ORCHESTRA. Le origini
L’Instant Composers Pool (ICP) di stanza ad Amsterdam, costituisce quello che potremmo definire un’opera unica nel panorama della musica di oggi.

È difficile inquadrare la sua opera dentro un genere musicale precostituito: probabilmente, a un primo ascolto, il riferimento principale potrebbe riferirsi all’ambito jazzistico, ma, a un ascolto più approfondito, ecco che insorgono riferimenti a differenti altri idiomi e parametri che guardano da un lato alla sfera della musica colta, dall’altro alle musiche delle tradizioni culturali del mondo. Potremmo forse definirla come una soluzione non malheriana della musica moderna e contemporanea che il newyorkese storico della musica Kevin Withehead ha definito per la prima volta come New Dutch Swing.

Sorta durante uno dei momenti più creativi ed estroversi della cultura occidentale, - quello, per intenderci, influenzato da un lato dalla cultura Beat, dal movimento Fluxus e dal Jazz afroamericano, dalla Musica dodecafonica e dalla cultura Pop dall’altro - la soluzione olandese di Misha Mengelber, co-fondatore con Han Bennink e Willem Breuker dell’ICP, sembrò orientarsi verso una sintesi di tutte queste esperienze: non sommando in modo lineare le caratteristiche di quelle aree creative, piuttosto trovandone una sintesi filtrata dall’originalità tipica della cultura olandese. Inserendo tra questi linguaggi di riferimento come elemento costitutivo del nuovo percorso creativo quello che viene tutt’oggi identificato, con Misha Mengelberg: composizione istantanea. Un manifesto silenzioso: quelle due parole contrastavano con l'idea che i processi improvvisativi nella musica d’oggi fossero un ordine minore rispetto al comporre, o, anche, un'arte senza memoria, esistente solo nel momento, incurante della forma. La formulazione di Misha Mengelberg poneva l'improvvisazione come composizione formale alla pari della musica composta a tavolino e con tempi non legati all’immediatezza delle scelte hic et nunc.

Brevi cenni storici
Bennink, Breuker e Mengelberg, tutti strumentisti e compositori, fondarono la cooperativa ICP nel 1967. Nel 1974 il sassofonista decise di distaccarsi dal nucleo originario per formare il Willem Breuker Kollektief, fiore all'occhiello della musica improvvisata olandese di lunga data. Mengelberg e Bennink fondarono così il tentetto ICP includendo il sassofonista tedesco Peter Brötzmann e il violoncellista Tristan Honsinger con l'aggiunta di musicisti più giovani: il trombonista Wolter Wierbos, i sassofonisti e clarinettisti Michael Moore e Ab Baars, il bassista Ernst Glerum, il trombettista tedesco (e ora newyorkese) Thomas Heberer, la violinista e violinista Mary Oliver e il sassofonista e clarinettista Tobias Delius.


Anche dall’organico, e non solo dalle componenti ideative dei fondatori, si percepisce come l'ICP sia un insieme che coniuga elementi dell’esperienza jazzistica con altri della tradizione euro-colta. La stessa disposizione dell’organico in palcoscenico prevede che lo spazio tra il pianoforte e la batteria sia pensato in modo da avere al centro il trio di archi: viola, violoncello e contrabbasso. Di fronte ad essi una sezione fiati composta da tre ance e due ottoni.
Oggi, tutti i componenti dell’ICP contribuiscono, a turno, sia a nuove composizioni sia a nuovi e sempre diversi arrangiamenti dei brani del repertorio acquisito di cui buona parte è a firma del geniale compositore Misha Mengelberg, porgendo al pubblico un percorso coerente, ma al contempo sorprendente, grazie a scelte inaspettate ed eloquenti espressioni dinamiche che lasciano l’ascoltatore senza fiato. Difficile, insomma trovare nel panorama attuale qualcosa di simile ai loro procedimenti compositivi ed esecutivi: non è infatti possibile assistere ad esecuzioni identiche dei loro concerti, pur essendo perfettamente strutturati secondo una precisissima organizzazione formale.

IL WORKSHOP
È aperto a ogni tipo di strumento, senza esclusione alcuna.
Anche dal punto di vista didattico, i musicisti svolgono un lavoro collettivo realizzato contestualmente dai diversi componenti in modo da avere una relazione con l’organico strumentale quanto possibile più vicino ai partecipanti. Ciò consente di sviluppare sia un rapporto diretto con le esigenze di ogni famiglia di strumento, sia, per la musica d’insieme, mostrando concretamente l’idea di composizione istantanea realizzata come dinamica di gruppo e non come indicazione univoca di un singolo musicista.
A Trapani per l’attività didattica saranno presenti almeno cinque dei dieci componenti: il clarinettista Michael Moore, il sassofonista Ab Baars, Il trombettista Thomas Heberer, il pianista Guus Janssen, il batterista Han Bennink. (NB i musicisti potrebbero cambiare in funzione dell’organico dei partecipanti al workshop).
Il workshop verterà sia sullo sviluppo dei metodi d’improvvisazione creativa legata ai differenti linguaggi della musica, da quello classico (includendo in senso ampio dalla musica rinascimentale alla musica contemporanea) a quello di orientamento jazzistico ed è aperto a tutti gli studenti che dispongano capacità musicali e interesse verso queste esperienze attuali del fare musica.
Il workshop si svolgerà in due giorni.Iil primo giorno si svilupperanno le nozioni di base nel rapporto tra interpretazione creativa dei brani selezionati, la tecnica di composizione istantanea con elementi del linguaggio codificato e non. Durante la seconda giornata si organizzeranno materiali selezionati per il concerto conclusivo che si svolgerà come seconda parte del concerto realizzato dalla ICP.

I MUSICISTI
Misha Mengelberg (1935-2017) (pianoforte, composizione), è stato co-fondatore dell’Instant Composers Pool con Han Bennink e Willem Breuker nel 1967. Si è esibito in duo con Han Bennink per più di 40 anni e ha guidato l'ICP Orchestra per più di 30. I crediti includono l'esecuzione e la registrazione con Eric Dolphy, John Tchicai, Derek Bailey, Steve Lacy, Peter Brötzmann, Dave Douglas e molti altri (per ulteriori informazioni, consultare le pagine europee sull'improvvisazione o tutta la guida musicale).

Han Bennink (batteria) è co-fondatore dell'ICP, socio di lunga data di Misha Mengelberg, e uno dei batteristi più richiesti in Europa. Ha suonato e registrato con musicisti jazz come Dexter Gordon e Sonny Rollins, nonché improvvisatori europei come Peter Brotzman, Derek Bailey e Willem Breuker. Si è formato come artista grafico e ha esposto opere su diversi media, tra cui sculture di oggetti ritrovati che possono includere parti di batteria e bacchette rotte; disegna anche molte delle sue copertine per LP e CD. www.hanbennink.com

Ab Baars (clarinetto, sassofono tenore), oltre a suonare concerti da solista e il suo trio, è ospite abituale degli EX, Cor Fuhler, Michael Moore e Michiel Scheen. Dal 1990, il suo obiettivo principale è stato il trio di Ab Baars, che ha portato a tournée con Steve Lacy e Roswell Rudd; una collaborazione con il Nieuw Ensemble, il musicista shakuhachi Iwamoto e il direttore Butch Morris. Baars ha anche lavorato con Francois Houle, John Carter, Roger Turner, Sunny Murray, George Lewis, Anthony Braxton, Cecil Taylor e Gerry Hemingway. www.stichtingwig.com

Tobias Delius (clarinetto, sassofono tenore) ha iniziato a suonare il sassofono tenore nel Ruhrgebiet, in Germania. Fu a Città del Messico e soprattutto ad Amsterdam che sviluppò il suo stile molto personale. Ora vive a Berlino. Oltre a dirigere il suo acclamato 4tet con Han Bennink, Joe Williamson e Tristan Honsinger, attivo da più di 20 anni e 4 CD per l’etichetta ICP, le sue musiche possono essere ascoltate in un'ampia varietà di contesti con musicisti di tutto il mondo. www.doek.org

Ernst Glerum ha studiato contrabbasso classico al Conservatorio di Amsterdam. Durante i suoi studi si è unito a ensemble di musica contemporanea (ensemble ASKO) e gruppi musicali improvvisati (Curtis Clark, Hans Dulfer, JC Tans, Theo Loevendie). Si è esibito spesso con artisti come Steve Lacy, Lee Konitz, Uri Caine, Teddy Edwards, Benny Maupin, Jimmy Knepper, Jamaladeen Tacuma, John Zorn, Bud Shank, Art Hodes, Don Byron e molti altri. Oltre a ICP e all’Amsterdam String Trio, si esibisce nel trio del pianista Guus Janssen, nel quartetto Michiel Scheen, nel trio Bennink-Borstlap-Glerum e nella Available Jelly. Suona a quattro mani il pianoforte in Glerum Omnibus con Clemens van der Feen e Owen Hart. www.ernstglerum.nl

Thomas Heberer (cornetta, tromba) si è unito all'ICP nel 1993. Nato in Germania nel 1965, ha studiato all'Università della Musica di Colonia. Thomas si è esibito in 6 continenti e può essere ascoltato in circa 100 registrazioni. Ha ricevuto il SWR Jazz Award e il Preis der Deutschen Schallplattenkritik. Il suo percorso comprende registrazioni per le etichette CIMP, Clean Feed, JazzHausMusik, NoBusiness e Red Toucan. Dal 2008 è residente a New York City. Tra le recenti collaborazioni si annoverano registrazioni e tour di concerti con alcuni tra i più grandi musicisti del mondo: Peter Brötzmann, Ken Filiano, HNH, Achim Kaufmann, Butch Morris, Pascal Niggenkemper, The Nu Band e Aki Takase. I momenti salienti del passato includono alcune composizioni commissionate dalla coreografa Pina Bausch e il Tanztheater Wuppertal, il suo duetto acclamato dalla critica con il bassista Dieter Manderscheid e la partecipazione alla Berlin Contemporary Jazz Orchestra di Alexander von Schlippenbach. www.thomasheberer.com

Nato nel New England, il violoncellista Tristan Honsinger ha studiato al Conservatorio Peabody di Baltimora. Negli anni '70, si trasferisce ad Amsterdam. Dà memorabili set di concerti a Berlino nel 1988, pubblicati sul tanto ricercato cofanetto della prestigiosa etichetta tedesca FMP. Honsinger è stato un o dei più stabili componenti dei gruppi di Cecil Taylor, tra cui il quartetto europeo ormai sciolto con Harri Sjöström e Paul Lovens. La sua originalissima personalità e le sue composizioni dai tratti inconfondibili, gli consentono di essere considerato come uno dei più grande estroversi musicisti del mondo. Inimitabile!

La musica di Guus Janssen (pianoforte, organo) è difficile da classificare. Può essere un'improvvisazione composta (Brake per solo pianoforte) o una composizione improvvisata (parti del suo Concerto per violino o della sua opera Noach). Come pianista e clavicembalista ha suonato in vari gruppi con musicisti anche distanti tra loro per tratti estetici e generazione come ad esempio John Zorn a Gidon Kremer. Sin dai primi anni '80 ha diretto e scritto per i suoi ensemble, che vanno dal trio di pianoforti, alla banda, all'orchestra d'opera. I successi di Janssen nel campo del jazz e della musica improvvisata sono stati ampiamente acclamati in tutto il panorama della musica di oggi. Le sue composizioni sono state anche eseguite dall'ensemble Asko Schönberg, dall'Ebony Band e dal Koninklijk Concertgebouworkest.
Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Johan Wagenaar Prijs 2012 per tutta la sua opera. Janssen insegna composizione al Royal Conservatoire a L'Aia. http://www.guusjanssen.com

Michael Moore (clarinetto, altosax) è nato ad Arcata, in California, dove ha suonato in discoteche e ha frequentato la scuola prima di trasferirsi a Boston per studiare al New England Conservatory of Music. Lì ha lavorato con Joseph Allard, Jaki Byard, Joe Maneri, Gunther Schuller, George Russell e altri. Dopo aver trascorso due anni a New York, si è trasferito ad Amsterdam, dove vive dal 1984. Attualmente lavora con Available Jelly, Jewels & Binoculars, Franky Douglas, Achim Kaufmann, Dave Douglas, Fred Hersch, Benoit Delbecq, Eric Boeren, Paul Berner e altri. I suoi progetti includono il White Widow Quartet, il Monitor Trio con Cor Fuhler e Tristan Honsinger e il Michael Moore Quintet. www.ramboyrecordings.com

Mary Oliver (violino, viola) è una musicista il cui virtuosismo abbraccia i mondi della musica scritta e improvvisata. Oliver ha completato i suoi studi all'Università della California, San Diego, dove ha conseguito il dottorato di ricerca per i suoi studi sulla teoria e la pratica della musica improvvisata. La sua tesi di dottorato, Constellations in Play, ha identificato un nuovo tipo di disciplina creativa, che Oliver ha perseguito con i colleghi sia a livello locale sia in tutto il mondo. Come solista, Oliver si è esibita in numerosi festival internazionali e in prima assoluta opere di John Cage, Chaya Czernowin, Brian Ferneyhough, Lou Harrison, Joëlle Léandre, George E. Lewis, Liza Lim, Misha Mengelberg e Iannis Xenakis. Ha lavorato a fianco di musicisti come Mark Dresser, Katie Duck, Joëlle Léandre, Myra Melford, Alexander von Schlippenbach e Michael Schumacher. Fa parte della facoltà della Hogeschool per il Kunst Utrecht mentre insegna alla Kunst, Media e Technologie e alla Facoltà della Improv Academy olandese.

Wolter Wierbos (trombone) può essere ascoltato su oltre 100 CD e LP. Come molti musicsti di ottoni, Wierbos ha iniziato in una "fanfara" (banda di soli ottoni), passando dalla tromba al trombone quando aveva 17 anni. Dal 1979 si è esibito con Henry Threadgill, The Ex, The Berlin Contemporary Jazz Orchestra (guidata da Alexander von Schlippenbach), la Big Band Europea (guidata da Cecil Taylor), il gruppo rock Sonic Youth, il John Carter Project, la Mingus Big Band (Epitaph, diretta da Gunther Schuller) e molti altri. Attualmente è attivo con il Gerry Hemingway Quintet, Sunchild di Franky Douglas, Bik Bent Braam, Albrecht Maurer Trio Works, Nocando, Longrun Development of the Universe di Carl Ludwig Hübsch, Frank Gratkowski Quartet, Available Jelly e MOB di Sean Bergin. www.wolterwierbos.nl

4-5 novembre 2019
INSTANT COMPOSERS POOL (Olanda) WORKSHOP D’IMPROVVISAZIONE APERTO A TUTTI con concerto conclusivo

CHI
I musicisti/docenti svolgeranno un lavoro collettivo: il clarinettista Michael Moore, il sassofonista Ab Baars, Il trombettista Thomas Heberer, il pianista Guus Janssen, il batterista Han Bennink. (NB i musicisti potrebbero cambiare in funzione dell’organico dei
partecipanti al workshop). Ciò consente di sviluppare sia un rapporto diretto con le esigenze di ogni famiglia di strumento, sia, per la musica d’insieme, mostrando concretamente l’idea di composizione istantanea realizzata come dinamica di gruppo e non come indicazione univoca di un singolo musicista.

A CHI
Il Workshop è adatto a ogni tipo di strumento ed è aperto a tutti gli studenti che dispongano capacità musicali e interesse verso le esperienze attuali del fare musica.

COSA
Il workshop verterà sia sullo sviluppo dei metodi d’improvvisazione creativa legata ai differenti linguaggi della musica

QUANDO E COME
Il workshop si svolgerà in due giorni: 4 e 5 novembre
Il primo giorno dalle ore 12 alle ore 17 si svilupperanno le nozioni di base nel rapporto tra interpretazione creativa dei brani selezionati, la tecnica di composizione istantanea con elementi del linguaggio codificato e non. Durante la seconda giornata dalle ore 12 alle ore 17 si organizzeranno i materiali selezionati per il concerto conclusivo che si svolgerà come seconda parte del concerto realizzato dalla ICP alle ore 21.

INSTANT COMPOSERS POOL (Amsterdam)
Un fenomeno unico al mondo. Collega lo swing americano alla musica colta europea con umorismo e virtuosismo che lasciano senza fiato. È l’Orchestra che più di tante altre ha influenzato il panorama avanguardistico europeo e mondiale. Fondata negli anni ’60 da
Misha Mengelber, oggi non più tra noi, Willem Breuker e Han Bennink, l’ottantenne batterista e artista visivo di Amsterdam ancora salterellante come un adolescente. Il Pool resiste e partecipa alle continue trasformazioni in atto nel panorama internazionale della
musica senza confini. Costituita da musicisti fuoriclasse esprime un’inenarrabile gioia di vita e carica propulsiva senza pari. È veramente il caso si porgere il fatidico soddisfatti o rimborsati. Michael Moore sax alto, clarinetto, Ab Baars sassofono tenore, clarinetto,
Tobias Delius sassofono tenore, Thomas Heberer tromba, Wolter Wierbos trombone, Guus Janssen pianoforte, Mary Oliver violino, viola, Tristan Honsinger violoncello, Ernst Glerum contrabbasso, Han Bennink batteria