Meglio di un gioco a quiz, dove però non si vince nulla, ci sono i tavoli di incontro politico a Marsala.
Accordi, accordicchi, passi e fughe in avanti, coalizioni pronte e poi divenute monche. Tutto è strategia, così lo è per la maggior parte dei consiglieri comunali che vogliono tornare a Sala delle Lapidi. La bandiera del movimentismo civico dovrebbe mettere dentro tutti, ma tutti chi?
I soliti nomi, purchè si ottenga un assessorato. Se la politica è diventata la corsa sfrenata ad un assessorato, seppure nella quinta città della Sicilia, allora i politici marsalesi sono messi davvero male.
Quali schieramenti ci sono? Intanto il famoso tavolo, che si riunisce da mesi senza portare a casa alcun risultato, composto da: Paolo Ruggieri, Massimo Grillo, Flavio Coppola, Nicola Fici. Il gruppo è chiamato a decidere su chi puntare.
Nicola Fici ha fatto dei passi avanti, ha messo dentro tante persone, i consiglieri comunali del Pd ci sono e poi c’è anche Arturo Galfano, Ignazio Chianetta, molti ex consiglieri tra cui Michele Accardi, dentro al suo progetto c’è l’ex deputata Antonella Milazzo, molti ex Ds. L’asse si è sbilanciato molto a centrosinistra, questo non va giù ai riferimenti di Diventerà Bellissima.
Peraltro il giovane Fici, in una nostra intervista, ha sottolineato che la petizione sul porto pubblico, lanciata dal circolo marsalese di Diventerà Bellissima, non l’ha sottoscritta proprio perché proveniente da quello schieramento. Se fosse stata, invece, portata avanti da ProgettiAmo Marsala avrebbe firmato. Ma in politica oltre gli schieramenti, legittimi, ci sono le ragioni del buon senso. Si sottoscrive un qualcosa se se ne condivide il contenuto e non la bandiera.
Fici, quindi, spacca il fronte e si caratterizza come candidato di centrosinistra.
L’attuale sindaco, Alberto Di Girolamo, ancora non ha sciolto la riserva ma pare, da indiscrezioni che sono arrivate, che in una prima riunione convocata non si siano presentati in tanti. L’atteggiamento di chiusura, manifestato in questi quasi cinque anni, era normale venisse pagato alla prossima tornata elettorale.
Sabato pomeriggio è stata Eleonora Lo Curto, deputata regionale dell’UDC, a convocare una riunione, che si è tenuta presso lo studio dell’avvocato Stefano Pellegrino, Forza Italia.
Fici non si è presentato, seppure invitato, c’erano sia Ruggieri che Grillo, c’era Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, Mimmo Turano e Enzo Ronci.
A questo incontro sono stati pure invitati i rappresentanti della Lega, Mauro Plescia e Patrizia Montalto, ex assessora della giunta Adamo, in quota Fratelli d’Italia il commissario marsalese Massimo Domingo.
Anche in questa riunione si è fatto un buco nell’acqua perché, sia la Lega che Fratelli d’Italia non hanno alcuna intenzione di non presentare il proprio simbolo, nessuna marcia indietro per garantire un progetto civico più largo possibile.
Il dato da rilevare è che il centrodestra che governa la regione, che ha esponenti di spicco in città, non ha alcun apparato e che non è in grado di scendere in campo per fare una battaglia. Però hanno una bandiera, gli servirà per sbandierarla quando c’è vento.
Continua la sua candidatura a sindaco l’avvocato Diego Maggio, che non partecipa a questi incontri, che però pare abbia già buona parte del programma pronto e che dovrebbe, sottolinea, di qui a breve incontrare i vertici del centrosinistra. Almeno lui ha contezza che esistono ancora.