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10/11/2019 09:00:00

Marsala, tre anni e 4 mesi per maltrattamenti a ex convivente. Cassazione conferma

 La Cassazione ha confermato la condanna a 3 anni e 4 mesi di carcere inflitta, per maltrattamenti all’ex compagna, a Ignazio Sciascia, 52, originario di Agrigento, ma da tempo residente a Marsala. In primo grado, a fine settembre 2017, a condannare l’uomo, anche al risarcimento danni, era stato il giudice monocratico di Marsala Iole Moricca.

Poi, la sentenza fu confermata dalla Corte d’appello di Palermo.

I fatti contestati all’imputato sono relativi ai primi del 2016. E fu proprio in occasione della “Festa delle donne”, l’8 marzo 2016, che l’ex compagna, M.T., che adesso ha 30 anni, stanca di subire, decise di lasciare lo Sciascia, al quale ha dato un bambino che adesso ha 5 anni. Presente a Roma, accanto al suo legale, l’avvocato Duilio Piccione, la donna, costituitasi parte civile, dopo la lettura della sentenza, è scoppiata in un pianto che il suo legale ha definito liberatorio. “Giustizia è stata fatta – commenta l’avvocato Piccione – in favore di tutte quelle donne che spesso subiscono senza ribellarsi per tanto tempo solo per amore dei figli”. Ma Ignazio Sciascia, difeso dall’avvocato Giovanni Gaudino, non è nuovo a fatti del genere. In passato, infatti, è stato condannato per maltrattamenti alla madre. Poi, è stato accusato anche di atti persecutori (“stalking”), maltrattamenti e lesioni in danno dell’ultima convivente. Proprio per quest’ultimo procedimento, ai primi dell’aprile 2017, è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri della stazione di Marsala. A fine giugno dello stesso anno, inoltre, i carabinieri intervennero nuovamente dopo che lo Sciascia, secondo l’accusa, avrebbe nuovamente aggredito la donna, tentando di soffocarla e colpendola più volte con calci e pugni.