Caro Selinos, ti confesso che ho letto con un certo stupore il tuo “Diario” di ieri, e brevemente voglio dirti quello che ne penso, anche alla luce della straordinaria manifestazione a cui hanno dato vita domenica le Sardine a Rimini, dove una grande piazza incredibilmente gremita di persone di ogni età e condizione ha cantato a squarciagola il popolarissimo inno “Romagna mia”, oltre ovviamente a “Bella ciao”. Un vero grande popolo! Altro che “radical chic”, élite, piddini travestiti e residenti Ztl, come vorrebbe farci credere la martellante campagna denigratoria orchestrata dai leghisti e dai giornali di destra
Ma veniamo al tuo articolo. Ebbene sì, ti confesso che ho letto con un certo stupore la tua “strana” teoria del “cristianesimo inconscio” che animerebbe le Sardine. Dapprima l'ho trovata un po' azzardata, con quel riferimento all'antico simbolo del Pesce-Cristo. Poi, ragionandoci bene, ho capito che in essa c'è un fondo di verità. Perché, in effetti, come non riconoscere che in quel popolo batte un cuore molto ma molto vicino ai sentimenti del cristianesimo più genuino? La pace, l'accoglienza, l'amore, il rifiuto dell'odio, del razzismo, della violenza fisica e verbale che dilaga in questo mondo in preda a convulsioni febbrili e spesso al delirio: ecco quello che esprimono le Sardine. E nient'altro che questo, mi pare. E non è affatto poco! In soldoni, è questa la pura e semplice verità. Il resto viene dal Maligno, tanto per parafrasare il Vangelo.
Cordiali saluti Selinos, e fammi sapere, se vuoi, se realmente sei un “cattolico che approfitta di ogni occasione per fare politica”, come un lettore ha insinuato. Grazie
Massimo Jevolella
Caro Jevolella, grazie per il tuo commento, che ovviamente mi trova in totale accordo. Anch'io ho guardato e riguardato con commozione il video della piazza di Rimini che canta “Romagna mia”. Eccolo il vero popolo! Ho esclamato tra di me. Altro che il branco arrabbiato e sbavante di odio che viene esaltato dai populisti del “vaffa” e dei “porti chiusi”! Forse, chissà, ed è questa la mia grande speranza, una nuova e sana e finalmente pacifica e gioiosa idea di popolo si sta facendo strada in questo Paese troppo a lungo dilaniato dalle faide di partito e dall'aggressività di una politica avida solo di potere, distruttiva e disgregante.
In quanto a me, purtroppo devo deludere chi mi immagina come un cattolico politicante. Io sono semplicemente uno che ha il più profondo rispetto per tutte le fedi, e anche per chi non ha fede. Non sono cattolico e non sono nemmeno ateo. Credo che la fede sia una questione molto intima, interiore e spirituale. Quando la fede si fa politica combina solo dei guai. Sono stato chiaro, o no?
Selinos