“Margareta è serena e da questo processo si aspetta che venga fuori la verità. Quella che finora non è stata raccontata”. Lo ha detto l’avvocato Ornella Cialona, che assiste Margareta Buffa, la rumena, adottata da una famiglia marsalese, accusata dell’omicidio di Nicoletta Indelicato, a conclusione dell’udienza che si è svolta, questa mattina, davanti alla Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Daniela Troìa.
Due i testimoni che sono stati ascoltati oggi. Oltre a Giuseppe Marino, amico delle due ragazze, ha deposto il colonnello Carlo Romano del Ris di Messina.
“A bordo dell’auto, una Lancia Y, di Margareta Buffa – ha detto l’ufficiale – abbiamo riscontrato la presenza di tracce di sangue riconducibili alla vittima e all’imputata”. Poi un particolare che potrebbe cambiare il luogo dove effettivamente è avvenuto il delitto. “Nel tappetino del bagagliaio – ha sottolineato il colonnello – è stata riscontrata la presenza di tracce di sangue di Nicoletta Indelicato”. Probabilmente la giovane, anche lei rumena d’origine, assassinata con dodici coltellate, non sarebbe stata uccisa nel vigneto di contrada Sant’Onofrio dove è stato rinvenuto il cadavere, ma da un’altra parte e trasportata in campagna.
Ed, inoltre, nell’abitacolo non sarebbero state riscontrate tracce di Carmelo Bonetta anche lui accusato dell’omicidio, ma tracce riconducibili ad una terza persona di sesso femminile che non è stata identificata.
Ma è chiaro che in un’auto puo’ salire chiunque, anche persone estranee ai fatti.
La prossima udienza è stata fissata per il 16 dicembre.