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09/01/2020 06:00:00

Le stragi sulle strade siciliane. Da Trapani a Ragusa, da Palermo a Catania

Dallo svincolo di Fulgatore nel Trapanese a Ispica nel Ragusano, da Villabate nel Palermitano a Palagonia nel catanese per arrivare alla Palermo-Mazara del Vallo.

Una strage continua sulle strade siciliane iniziata lo scorso anno e continuata nei primi giorni del 2020. Se il mese scorso è stato drammatico, gennaio non è da meno, sei le vittime tra lunedì sera e ieri. Una lunghissima scia di sangue che attraversa tutta l’Isola.

10 vittime al giorno in Italia - Troppi incidenti nelle strade siciliane e italiane, le vittime della strada anziché diminuire, come dovrebbe essere, stanno aumentando, con 10 vittime al giorno in Italia. Sono questi i i dati tragici delle tanti morti sulle strade. E le morti in Sicilia confermano le stime su tutto il Paese di Istat e Aci sui dati preliminari relativi al 2019. La mortalità stradale in Italia continua ad aumentare sulle autostrade con un +25%. I dati evidenziano un calo, rispetto allo stesso periodo del 2018, sia di incidenti con lesioni (-1,3%) che di feriti (-2,9%) mentre aumentano le vittime (+1,3%). La Sicilia purtroppo è in linea con questo brutto andamento. E molto spesso le vittime sono giovani: per fare un esempio, nel 2018 sono state 33 quelle under 25.

La Palermo-Agrigento - La strada statale 121, la Palermo-Agrigento, è una strada maledetta specie nei primi chilometri. L’ultimo incidente mortale si è verificato martedì, intorno alle 7,30 del mattino tra una Fiat Idea e una Punto che si sono scontrate subito dopo lo svincolo per Villabate. L'impatto è stato tragico. Le vittime sono Simone Pipitò, 46 anni, palermitano, salumiere a Belmonte Mezzagno, e Serafino Colucci, 69, un pensionato di San Biagio Platani, nell'Agrigentino. Il primo stava andando al lavoro a bordo di una Fiat Punto, come faceva ogni mattina, il secondo viaggiava verso Palermo con una Fiat Idea. Le due vittime sono rimaste intrappolate negli abitacoli e i vigili del fuoco del comando provinciale di Palermo hanno lavorato a lungo per estrarre i corpi e rendere possibile l'identificazione.

L'incidente sulla A29 a Fulgatore - Sono i coniugi Giuseppe Brignone e Giuseppa Filingeri le due vittime del terribile incidente avvenuto il 7 Gennaio, sull'autostrada A29, all'altezza di Fulgatore, alle porte di Trapani. Le condizioni della signora erano apparse subito disperate, ed era stata ricoverata in codice rosso all'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani. Il marito, invece, è morto sul colpo.

Altro incidente sulla strada statale Catania-Caltagirone - Altro incidente mortale è avvenuto sulla strada statale 385 Catania-Caltagirone, in territorio di Palagonia, all'altezza del chilometro 24. A perdere la vita è stato Massimiliano Gurrieri, 41 anni di Scordia. Con la sua Ford Focus, per cause in fase di accertamento ha perso il controllo mentre si recava a lavoro, nella zona industriale di Caltagirone. L’auto è finita fuori strada e ha ultimato la sua corsa su un terrapieno. Immediati sono scattati i soccorsi; sul posto ambulanza del 118 e vigili del fuoco del distaccamento di Caltagirone e Lentini. I medici del 118 non hanno potuto fare altro che accertare la morte avvenuta sul colpo dell'uomo; inutili si sono rilevati i vari tentativi di rianimare la vittima.

Strada statale Modica-Ispica - Yuliya Ivantes, 44 anni, è la una donna ucraina la prima vittima della strada in terra iblea in questo nuovo anno. L'incidente mortale è avvenuto nella tarda serata dell'Epifania sulla strada statale che collega Modica con Ispica. La donna viaggiava a bordo di una Bmw assieme ad un amico che si trovava alla guida dell'auto. L'impatto in prossimità di una curva in contrada «Beneventano», la stessa curva che è stata fatale nel 1957 per il campione Gigi Olivari quando con la sua Maserati partecipava al 17° giro di Sicilia. L’uomo di 41 anni anch'egli ucraino e residente a Lentini, è rimasto gravemente ferito e si trova ricoverato in rianimazione all'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa dove è stato trasferito ieri mattina dopo un primo ricovero all'ospedale Maggiore di Modica.

Le morti drammatiche nel palermitano nel 2019 - Pipitò e Colucci sono le due ultime vittime nel territorio palermitano. Il 30 dicembre nell’incidente avvenuto sulla Palermo-Messina, nei pressi dello svincolo di Cefalù, ha perso la vita Vincenzo Nicoletti, 75 anni, un ingegnere di Catanzaro, che viaggiava assieme al figlio Giuseppe quando si sono schiantati, con la loro auto contro un camion fermo in una corsia di emergenza dell'A20. Cinque giorni dopo l’incidente anche il figlio «Peppe» di 38 anni, ricoverato in rianimazione a Cefalù, è morto. A Capodanno sempre a Palermo è morto invece, Salvatore Guercio, barista di 73anni, stava buttando la spazzatura quando è stato investito e ucciso in via Messina Marine, da un palermitano di 55 anni che era alla guida di un'Audi Q3 ed ora è indagato per omicidio stradale. Guercio, soccorso dagli uomini del 118 e trasportato in codice rosso all'ospedale Civico, è poi deceduto dopo la mezzanotte.

I numeri e le cause degli incidenti - Sono 2006 gli incidenti avvenuti nel 2019 a Palermo, 25 le vittime e 2502 i feriti, in calo rispetto ai 2787. I morti sono cinque in più rispetto all’anno precedente, secondo i dati della sezione infortunistica della polizia municipale. Le cause degli incidenti: distrazione, alta velocità, scarsa illuminazione della strada. E tra le vittime del 2019 ci sono Gilda Di Tullio 80 anni. La pensionata è stata travolta e uccisa in via Croce Rossa, una strada male illuminata. Destino tragico anche quello di Claudio Amorosi, barman, figlio dello storico titolare di “Renato Bar” a Mondello. La sera del 23 febbraio scorso si è schiantato con la sua Jeep Renegade contro sei auto in sosta. Tra le persone che rischiano di più i pedoni e i ciclisti. Le strisce pedonali non sono sempre visibili e ci sarebbe bisogno di più piste ciclabili. Infine, la casistica degli incidenti nel palermitano rileva che tra le maggiori cause c’è l’utilizzo del telefonino, mentre si è al volante.