Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/01/2020 11:00:00

ll giallo dei tre sub morti. I tatuaggi per risalire all'identità

Solo due cose accomunano i tre sub trovati morti nelle spiagge siciliane: il fatto che nessuno abbia presentato denuncia di scomparsa e i tatuaggi presenti in ognuno dei tre corpi. Il mistero sui tre sub trovati a Cefalù, Casteltermini e Castel di Tusa si infittisce sempre di più.

I diversi tatuaggi sul corpo, le cui foto saranno diffuse nei prossimi giorni potrebbero svelare i nomi e cognomi dei tre cadaveri. La scelta di rendere pubbliche le foto è stata presa nel corso di un vertice tra gli inquirenti che si è svolto al Palazzo di giustizia di Termini Imerese, tra gli investigatori, il procuratori capo, Ambrogio Cartosio, e quello di Patti, Angelo Cavallo. I carabinieri continueranno a contrallare la costa con gli uomini della capitaneria, e saranno adoperati anche aerei della Marina militare.

I tre sub morti e i 100 kg di hashish recuperati sulle spiagge di Castelvetrano, Cefalù, Messina, Ragusa e Marsala potrebbero avere un legame tra loro. C'è la possibilità, infatti, che un'imbarcazione che trasportava droga sia affondata e i sub sarebbero morti nel tentativo di mettersi in salvo. Altra ipotesi investigativa è che i sub erano impegnati a recuperare i pacchi di droga, con gps, che viaggiano ancorati con le reti nelle chiglie delle navi.