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17/03/2020 12:47:00

Coronavirus, il punto del pediatra Angelo Tummarello

I bambini non sono immuni da questa infezione. Nel Coronavirus l'esperienza mostra che sono gli adulti a contagiare i bambini. A differenza dell'influenza, dove i bambini si ammalano per primi e spesso sono loro a diffondere il virus all'interno delle famiglie. Nei piccoli la tendenza è avere forme virali con poca sintomatologia e questo può aver ridotto la percezione globale del numero dei piccoli coinvolti nell'infezione da Coronavirus. In ogni caso questa forma virale tende ad avere una minore aggressività nelle prime età della vita. In gravidanza, la trasmissione del Coronavirus, dalla madre al bambino, è estremamente improbabile. In caso di positività materna ci sono delle precauzioni da mettere in atto per evitare che il contagio avvenga nei periodi successivi alla nascita. Il latte materno non e' un elemento di rischio, ma è anche un elemento fortemente protettivo nei confronti dell'infezione per il bambino. Quindi l'indicazione è di far prendere il latte della mamma ai bambini. Dovrà essere valutato se fare un allattamento direttamente al seno, oppure se dare il latte spremuto. In ogni caso il latte della mamma resta un caposaldo della gestione.

Questa è un'epidemia, l’unico modo per ridurre i contaggi è evitare il più possibile i contatti fisici, per far ciò l’unica cosa da fare è, come ripetuto spesso su ogni forma di comunicazione, rimanere a casa . I genitori devono spiegare ai bambini, differenziando per età, il perché non possono uscire. Dobbiamo chiarire bene ai bambini che non possono praticare le attivita' normali non perche' sono cattivi o in punizione, ma poiche' al mondo succedono cose brutte però se ci impegniamo tutti insieme ne usciremo presto. I bambini vanno tutelati perché, anche se non sono a rischio di contrarre forme gravi e letali di Coronavirus, le possono trasmettere al resto della famiglia.

La casa può diventare uno spazio di opportunità. Se prima, a causa del lavoro, molti genitori non avevano abbastanza tempo da dedicare ai loro figli, adesso è il tempo di stare in famiglia. Si può riscoprire tutte quelle cose che negli ultimi anni non si è avuto modo di condividere con i figli, si può rendere la permanenza a casa una possibilità per rafforzare il senso di famiglia. Leggete con i vostri figli, cosi' da accrescere la loro immaginazione e fantasia.  Giocate con i giochi di società e quelli che stimolano potenzialità intellettive. Sfogliate insieme i tanti libri di favole e le storie di avventura.  Non dimenticate poi di far fare i compiti e di studiare, la scuola prosegue, anche se a distanza.

Stare a casa e' un'opportunita' anche per incoraggiare l'educazione alimentare, le mamme e i papa' potranno preparare insieme ai figli le pietanze. È importante mangiare 4/5 volte al giorno con uno sguardo sempre attento alla quantità delle porzioni bisogna evitate sale nelle minestrine, somministrate il formaggio in quantità ridotte (5-10 gr) e solo in alternativa ad altre fonti di proteine, date carne rossa non piu' di 1-2 volte a settimana. Non esagerare con le verdure passate nella pappa a cena in alcuni bambini possono provocare meteorismo e coliche addominali.
Si può farli uscire sul balcone, o al massimo farli giocare a palla nel giardino di casa, ma si devono evitare i parchi; insegnargli a lavarsi le manine anche cantando una canzone, a tossire nella piega del gomito e ad utilizzare fazzoletti monouso. Se per necessita' i bambini dovessero uscire, allora devono indossare la mascherina per proteggersi ed evitare di spostarsi con altre persone.
Tutti dobbiamo portare le mascherine, se abbiamo la tosse o sintomi respiratori.


Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell. 360409851
Email: dott.a_tummarello@libero.it