Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha incontrato in video conferenza i capigruppo dell’opposizione, in collegamento c’erano anche gli assessori regionali Gaetano Armano, Mimmo Turano, Ruggero Razza, Roberto Lagalla, Antonio Scavone.
Ci sono delle priorità a cui andare incontro, non più rinviabili, congiuntamente lo affermano Nicola D’Agostino per Italia Viva, Claudio Fava del gruppo Misto, Giuseppe Lupo del Pd e Giorgio Pasqua per il Movimento Cinque Stelle.
Le misure richieste, di cui si chiede l’adozione urgente, riguardano sia l’ambito sanitario che quello economico.
Nello specifico per quanto riguarda l’aspetto sanitario si richiede un cambio di metodo:
Tamponi per tutti gli operatori sanitari e anche per i medici di famiglia. Del resto al momento sono le categorie più a rischio e la Lombardia insegna che sono anche le più colpite.
Tamponi per le figure professionali esposte a rischio contagio e per tutti i siciliani che sono rientrati dal Nord.
Utilizzare tutti i laboratori di sanità pubblica per effettuare le analisi dei tamponi.
Sanificazione di tutti le strutture sanitarie sia pubbliche che private, delle ambulanze, degli enti regionali, locali, abitazioni e autovetture dei contagiati.
Certezza sulla attivazione dei posti in terapia intensiva
Predisporre e attivare strutture idonee ma diverse da quelle ospedaliere per ospitare i soggetti in quarantena asintomatica.
Garantire tutti i dispositivi di sicurezza necessari per gli operatori sanitari.
per quanto riguarda il settore finanziario le misure richieste riguardano:
La formazione di una nuova legge finanziaria, condivisa, che dia priorità alle esigenze sociali.
Contestuale variazione della legge di Bilancio.
Reperimento di risorse finanziarie su fondi extraregionali per un ammontare di 1,5 miliardi di euro.
Sospensione delle rate di Ircac, Irfis, Crias fino al 31 dicembre.
Sospensione delle spettanze di Riscossione Sicilia fino al 31 dicembre.
Per i Comuni è prevista la creazione di un Fondo a cui attingere per sospendere il pagamento delle imposte locali.
Sbloccare la cassa integrazione in deroga.
Prorogare i termini per bandi e ricorsi amministrativi.
Scorrimento della graduatoria dei bandi già operativi per immettere liquidità.
Il governo regionale in atto pare che abbia chiesto al governo nazionale di ridurre di 300 milioni di euro la compartecipazione alla finanza pubblica così come una rimodulazione dei mutui, non si esclude di poter accedere all’utilizzo dei fondi europei per la spesa comune.
Per quanto riguarda i tamponi, invece, si vorrà chiedere l’affiancamento dei laboratori privati a quelli pubblici per accelerare l’esito dei tamponi, si prevede il picco in Sicilia, ha detto Razza, entro il 15 aprile.
Per le opposizioni si è trattato di un incontro propositivo, contano di continuare il dibattito in aula, il 31 marzo.