L'Alan Kurdi è al largo di Trapani.
I 156 naufraghi a bordo della nave verranno trasferiti su un mezzo messo a disposizione dalla Grandi Navi Veloci, dove trascorreranno il periodo di quarantena obbligatoria.
Lo ha confermato nelle scorse ore il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Secondo quanto affermato dal primo cittadino del capoluogo siciliano, le 156 persone a bordo del natante rimarranno a largo del porto di Trapani.
Una soluzione obbligata per la sicurezza sia delle persone sul mezzo soccorso nel Mediterraneo sia della popolazione siciliana che, come il resto del mondo, si trova ad affrontare l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus.
Ieri il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato il provvedimento di quarantena in mare, che servirà come linea guida per affrontare la questione migratoria in periodo di Coronavirus.
Repubblica intervista l'unica italiana che fa parte dell'equipaggio, e che dice: "Cos'è più importante, il pericolo coronavirus o la vita delle persone che muoiono nel Mediterraneo? Io non ho dubbi. Quando mi sono imbarcata con l'equipaggio sapevo quali rischi stessimo correndo, ma la volontà di salvare chi, pandemia o non pandemia, sale sui gommoni per fuggire da torture e dalla guerra, era prevalente". Qui l'intervista.