Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/04/2020 09:15:00

Francesco Foggia: “Potenziare l’ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Mazara"

 “Non ho cariche politiche, ma continuo a fare politica per il territorio, sempre attento e vigile soprattutto per l'ospedale dove io ho messo cuore, tanto impegno e buttato sudore perché Mazara avesse un ospedale degno di questo nome. Ma di fronte a certe problematiche, mi chiedo: la politica mazarese che fa?”.


Lo dice Francesco Foggia, già consigliere comunale e vice presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo fino al maggio 2019, riferendosi all’allarme lanciato da alcune ostetriche dell’ospedale Abele Ajello che lamentano carenze d’organico soprattutto nel periodo di emergenza Covid19 e dopo che a Marsala l’ospedale al momento è stato trasformato in ospedale Covid, con la conseguente chiusura temporanea di alcuni reparti quali ad esempio ginecologia ed ostetricia ed il trasferimento del primario e di un medico all’ospedale di Mazara… ma senza le ostetriche.


“Sarebbe opportuno alzare la voce – sottolinea Foggia -. Vorrei capire che senso ha? Dove sono ostetriche ed ostetrici di Marsala se il reparto è attualmente chiuso? Perché non penso proprio che siano tutti al pronto soccorso a fare reperibilità. Mazara ed altri ospedali della provincia che in questo momento assorbono tutta l’utenza del vasto territorio di Marsala hanno bisogno di personale, soprattutto ostetrici, in quanto figure essenziali nel decorso del parto. Capisco che siamo in emergenza ma proprio l’emergenza va affrontata con criterio – conclude Foggia – soprattutto quando di mezzo ci sono vite umane ed in particolare le nuove vite che rappresentano il futuro dell’umanità”.