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16/05/2020 06:00:00

Migranti ex cementificio, forse ad una svolta con un finanziamento da 750 mila euro

 Un finanziamento di 750 mila euro potrebbe rappresentare una svolta nella vicenda dei migranti stagionali accampati in condizioni proibitive nell’ex cementificio, sul territorio di Castelvetrano.

La Regione Siciliana, attraverso la prefettura, aveva chiesto qualche settimana fa la presentazione di progetti da ammettere a finanziamento.

Più che di progetti, si tratta di relazioni tecnico-estimative che i comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara hanno già inviato, per la realizzazione di un campo di accoglienza che potrebbe finalmente dare dignità di alloggio ai ragazzi africani che da anni nel territorio rappresentano la principale forza lavoro per la raccolta delle olive.

 

Il nuovo campo potrebbe essere quindi  realizzato in un terreno del comune di Campobello, nei pressi dell’ex oleificio Fontane d’oro. Oppure a meno di un chilometro dall’ex cementificio, in territorio castelvetranese.

I fondi sono previsti dall’Assemblea Regionale Siciliana che ha approvato, nell’ambito dell’art. 9 della Finanziaria, un emendamento presentato da Claudio Fava che, oltre al contributo di 1 milione e mezzo di euro per i comuni di Porto Empedocle, Pozzallo e Lampedusa per le operazioni di accoglienza in sicurezza dei migranti, ha destinato una somma analoga alla messa in sicurezza sanitaria nelle aree delle tendopoli di Cassibile e di Campobello di Mazara/Castelvetrano.

Restituire dignità alle persone che oggi vivono in una pericolosa situazione”, aveva sottolineato Fava.

 

A Cassibile, la stessa somma di 750 mila euro verrà utilizzata soprattutto per la sanificazione della baraccopoli dove vivono in condizioni igieniche precarie circa 300 migranti.

Un intervento che interesserà, secondo quanto ha dichiarato Andrea Buccheri,  assessore all’Igiene urbana di Siracusa “anche tutto il contesto urbano che interesserà naturalmente i residenti di Cassibile”.

Una notizia che però non è stata accolta favorevolmente da una parte dei residenti del quartiere a sud di Siracusa. E sui social sono spuntati i soliti commenti: “Tutti quei soldi  per le baracche dei braccianti stagionali e molti di Cassibile sono alla fame totale”.

 

La situazione dei migranti dell’ex cementificio è molto diversa, dal momento che il posto dove attualmente vivono, sebbene in abbandono, è privato. E, al di là di iniziative estemporanee da parte delle associazioni o di collaborazioni sul piano umanitario, come la fornitura di autobotti d’acqua da parte del comune di Castelvetrano, non sarebbero certo possibili interventi istituzionali al suo interno.

In questo senso, ha dichiarato il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, “in vista della prossima raccolta delle olive, la realizzazione di un campo di accoglienza dignitoso, potrebbe davvero essere una soluzione. E poco importa se in territorio castelvetranese o campobellese. Io, da sindaco, prima o poi sarei obbligato a dare corso allo sgombero, visto che formalmente si tratta di un’occupazione di un bene privato. Ma nello stesso tempo non posso permettere che questi ragazzi, che sono qui per lavorare, non abbiamo un altro posto dove andare. Non avrebbe alcun senso”.

 

Egidio Morici