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21/05/2020 06:00:00

Coronavirus, meno di un infettato ogni cento tamponi. Conte: "No alla Movida"

Nelle ultime 24 ore in Italia otto regioni non hanno fatto registrare vittime per il coronavirus. Si tratta di Trentino Alto Adige, Sicilia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Basilicata e Molise. Notizia confortante che si aggiunge alla più bassa percentuale dei positivi sui tamponi effettuati: con 665 nuovi contagi su 67.195 test effettuati in 24 ore si tratta dello 0,98%. Meno di un infettato dal coronavirus ogni 100 tamponi, insomma.

Se si escludono i casi di tamponi ripetuti, oltre il 40% del totale, e si valutano solo i nuovi casi testati, la percentuale sale all'1,7%, comunque su livelli minimi (il 26 aprile era al 9,6%). Sono 161 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. In totale i morti salgono così a 32.330. Ieri l'aumento era stato di 162 vittime.

CONTAGIATI - Sono 227.364 i contagiati totali per il coronavirus in Italia, 665 più di ieri. Di questi 85.775 in Lombardia, che ne fa registrare 294 più di ieri. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Ieri l'incremento nazionale era stato di 813. Il dato è stato reso noto dalla protezione civile. Quattro regioni e una provincia autonoma non fanno registrare nuovi casi: Umbria, Valle d'Aosta, Molise, Basilicata e Provincia autonoma di Bolzano.

Sono 62.752 i malati di coronavirus in Italia, 2.377 meno di ieri, quando il calo era stato di 1.424. Sono saliti a 132.282 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.881. Martedì l'aumento era stato di 2.075.

TAMPONI - In Italia il numero di persone sottoposte ad almeno un tampone per il Covid-19 ha superato i due milioni, in base ai dati della Protezione civile. Sono esattamente 2.038.216, a fronte di oltre 3 milioni e centomila test effettuati, almeno un terzo dei quali sono quindi tamponi ripetuti sulla stessa persona.

LOMBARDIA - È tornato a calare il numero dei positivi in Lombardia: i nuovi casi sono 294, per un totale di 85.775 in regione, con 11.508 tamponi. Ieri i nuovi positivi erano stati 462 con 14.918 tamponi. Continua a diminuire il numero dei ricoverati in terapia intensiva (231, -13) e negli altri reparti (4.281, -145). I morti sono in totale 15.662, con 65 nuovi decessi, mentre ieri erano stati 54 (rpt, 54). Sono i dati resi noti da Regione Lombardia.

EMILIA ROMAGNA - Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 27.364 casi di positività, 50 in più rispetto a ieri, a fronte di 6.162 tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 274.362. Sono 11 invece i nuovi decessi, che portano il totale a 4.008. I dati, aggiornati alle 12, sono stati diffusi dalla Regione. Le nuove guarigioni oggi sono 271 (18.258 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 5.098 (-232 rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa sono complessivamente 4.376, 185 in meno. I pazienti in terapia intensiva sono 96 (-3). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-44). I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 1in quella di Modena, 2 in quella di Bologna (nessuno nell'imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in quella di Forlì-Cesena (nel Forlivese), 2 in quella di Rimini. Nessun decesso tra i residenti nella provincia di Ravenna e da fuori Regione.

CONTE, NON è TEMPO DI MOVIDA - "Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non e' il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale". Così il premier Giuseppe Conte ha risposto, lasciando il Senato, ad un'anziana che lo ringraziava "a nome dell'Italia" per l'impegno di questi mesi. "Abbiamo tolto l'autocertificazione perchè la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione".

BOCCIA, LE REGIONI SI ASSUMANO RESPONSABILITA' - "Abbiamo vinto la prima battaglia col virus e rimesso il paese in sicurezza. L'indice di contagiosità R0 è passato da 3,5-4 a 0,5. Da questo patrimonio ripartiamo" nella Fase 2. Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. "Un Paese che si rimette in cammino non poteva che avere Regioni più autonome su cosa riaprire e quando. Abbiamo detto (dal governo, ndr) 'potete aprire a condizione che', non 'dovete riaprire'. Ogni regione si assume la responsabilità di riaprire gradualmente, di riaccendere quello che era stato spento. Potrebbero esserci Regioni, ci sono già, che decidono di riaprire qualche giorno dopo alcune attività. Mi pare saggio. Non vince la fretta, ma la valutazione saggia dei numeri".

ZINGARETTI, INDOSSATE LE MASCHERINE - "Uscite di casa, ma indossate le mascherine. Soprattutto in questi primi giorni usate le mascherine". Così il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa. Zingaretti ha aggiunto che dai dati emerge che "i nuovi cluster di contagio sono gli ambiti di relazione negli appartamenti e con gli amici". Uno spot con le regole da seguire agli 'happy hour', ma anche per far capire quali potrebbero essere le conseguenze se non si portano le mascherine e se non si evitano gli assembramenti. Lo ha annunciato il presidente del veneto, Luca Zaia, che già nel passato aveva fatto realizzare uno spot 'choc' sulle cosiddette 'stragi del sabato sera'.