Ne avevamo parlato giusto alcune settimane addietro dell’area archeologica di Mokarta, oggi facente parte del Parco archeologico di Segesta.
L’occasione di parlarne ci era stata offerta dagli alunni del Liceo Classico di Salemi “Francesco D’Aguirre”, che ne avevano fatto oggetto di uno studio approfondito e colmo di notizie e per il quale avevano ricevuto il primo premio a livello regionale.
Sarà certamente una coincidenza, ma il dubbio che l’essere stato l’argomento al centro dell’attenzione mediatica possa avere scatenato chissà quali ancestrali rivalse in qualcuno che di livore in questi anni ne avrà accumulato tantissimo.
Perché se, come sembra, dovesse essere confermata che si tratti di un’azione dolosa, certamente non sarà opera di qualcuno estraneo al mondo di cui stiamo parlando.
"Attendiamo che forze dell'ordine e vigili del fuoco accertino la dinamica dei fatti ma se, come sembra, dovesse essere confermata l'origine dolosa dell'incendio dell'area archeologica di Mokarta”- ha subito dichiarato il sindaco di Salemi Domenico Venuti.
Aggiungendo che, se così fosse, “saremmo davanti a un gesto vigliacco da parte di chi si crede in diritto di potere sfregiare il territorio e l'impegno di tanti che hanno lavorato duramente per salvaguardare e rendere fruibile la storia di quei luoghi".
Il Comune di Salemi aveva curato la pulizia dell'area fino allo scorso anno, quando la competenza è passata al Parco di Segesta.
Non si possono tollerare simili atti ignobili che mortificano un'intera comunità e non solo quella scientifica. –
Mokarta e le sue testimonianze storiche rappresentano una risorsa per la città di Salemi e l’Amministrazione intende puntare anche su questo importante 'tesoro' per portare avanti un progetto di sviluppo sostenibile basato sulla storia e la cultura di luoghi che vanno messi al riparo da azioni spregevoli.
“Saremo accanto” – ha concluso Venuti- “ al Parco archeologico di Segesta e alla direttrice Rossella Giglio nel ragionare sulle iniziative da mettere in campo per il ripristino dei luoghi e dei percorsi danneggiati".
La triste e scellerata vicenda ha suscitato viva indignazione sui social.
Tra le più significative e toccati, quella del giovane Filippo Triolo, conosciuto come uno degli organizzatori di manifestazioni di carattere letterario in città.
Il grido di dolore lanciato da Filippo sul suo profilo facebock:
Brucia Mokarta nell'indifferenza generale
Brucia Mokarta e questa volta si tace
Brucia Mokarta e brucia la Storia
Brucia la genesi di un paese, brucia Salemi
E insieme a Mokarta bruciano illusioni, false speranze, sogni infranti, parole abusate, promesse mancate.
Bruciano insieme a Mokarta slogan elettorali, parole al vento, fatti mai realizzati.
Brucia Mokarta e brucia la Cultura, bistrattata, calpestata, ammansita a colpi di "visioni" mentre, in silenzio, siti archeologici vengono avvolti dalle fiamme, mentre mosaici si coprono a vita, mentre gli affreschi sono sempre più danneggiati, mentre l'intonaco si scrosta, mentre sale del Museo si chiudono ed altre si convertono, mentre si omettono dai pannelli pubblicitari nomi di musei perchè danno fastidio.
Brucia Mokarta, brucia di rabbia e brucio anch'io mentre assisto attonito, ancora una volta, al silenzio nei confronti della Storia, della Cultura di questo paese.
Nonostante la terra bruciata, non tarderà a crescere nuova erba...
Sarà segno di vita, di rinascita, una rinascita che adesso ha bisogno di tutti noi.
È finito il tempo delle parole, adesso seguano i fatti
I fatti, diciamo noi, sono soprattutto di competenza della Politica e di chi amministra la Cosa Pubblica.
Franco Ciro Lo Re